Ora c'è da spendere per Thiago, mentre Pato prova a rinascere...
Alla fine gira tutto intorno al vil denaro. I soldi degli sceicchi. Il conguaglio del contratto al Milan. Altro che cuore e anima... Altro che Franco Baresi. Ma alla fine è giusto così. Il calcio è un mestiere e tutti noi cerchiamo di guadagnare il massimo in quello che facciamo. Certo poi magari sarebbe anche meglio farsi rappresentare da procuratori un po' più diplomatici, in grado di non sbandierare ai quattro venti, senza peraltro il minimo sentimento, una richiesta di aumento. In ogni caso Thiago Silva sarebbe potuto fruttare al Milan almeno 45 milioni di euro, invece graverà sul club rossonero di altri impegni economici piuttosto elevati. Anche i tifosi, di fronte all'uscita del procuratore di Thiago Silva hanno storto il naso tanto da riuscire a ragionare con un certo distacco. Cedere al Paris Saint Germain un giocatore di 28 anni ricavando denari per acquistarne almeno tre, poteva non essere una cattiva idea. D'accordo che Thiago è il più forte difensore del mondo, ma tutto sommato, non sarà l'unico. In ogni caso, ora che è ufficiale la permanenza del brasiliano al Milan, si può tornare sulle parole di Antonio Cassano che non sbagliava quando diceva che il Milan senza Thiago avrebbe perso il 50% della propria forza, ma, un po' di riconoscenza verso il club che lo ha aiutato a rinascere avrebbe potuto pure dimostrarla. Insieme a Thiago, resta l'incognita Pato che sembra pronto a rilanciarsi con la Seleçao. “Sono tornato per restare”, ha detto il Papero riferito alla sua convocazione in Nazionale. Resterà anche al Milan. Sembra una certezza, nonostante a gennaio la situazione paresse differente. Il Paris Saint Germain - anche questa volta: sembra la storia di Bip Bip e Will il coyote - stava per acquistare il talento brasiliano se non fosse stato per l'opposizione di Silvio Berlusconi. Con il senno di poi, quantomeno fino alla fine di questa stagione, la faccenda si è dimostrata un vero disastro. Tevez è tornato in rosa al City contribuendo alla conquista dello scudetto, mentre Pato non ha praticamente mai giocato per via dei continui infortuni. Ecco perché ora le parole del Papero pesano più di quanto si possa pensare. “Resterò al Milan fino all'ultimo giorno del mio contratto che scade nel 2014”. Una promessa o una minaccia? Il dubbio è proprio questo e il pubblico si divide. C'è chi ancora crede nel brasiliano, c'è invece chi teme che a 22 anni possa essere già un ex giocatore. Di sicuro la sensazione è che la società sia dalla parte di Pato e creda ancora nel suo più completo recupero. Almeno il suo procuratore per ora non ha chiesto ritocchi...