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O Pato trascina il Milan, oppure di alibi non ne ha più nessuno...

di Gaia Brunelli

Chi crede ancora nel recupero di Pato, alzi la mano. La fiducia riposta nel talento brasiliano più che vacillare, ormai è svanita quasi del tutto. Eppure quello spiraglio ancora aperto è l'unica speranza che ha il Milan per tornare a essere davvero competitivo. Con in campo regolarmente uno come lui, i rossoneri avrebbero l'attacco più forte della serie A e in Europa potrebbero farsi valere anche contro club più blasonati. Il problema è che il Papero non dà garanzie. Ora sembra essere pronto al rientro, ma già qualcuno si chiede se non sia troppo presto, o se non sia meglio farlo riposare ancora un po'. Il Milan ora però non può più aspettare, deve crescere nella credibilità e per farlo ha bisogno di Pato. La campagna abbonamenti è stata fallimentare, il mercato scarno e i fenomeni venduti hanno lasciato un solco ben visibile. Allegri sta studiando per trovare un equilibrio in questo gruppo e per dare un gioco al suo Milan. Ma per diventare grandi spesso serve anche il fenomeno. Pato lo è di indole. Meno di muscoli. Al momento non so chi sia disposto a credere in lui, però è bene che si faccia uno sforzo per provarci. Altrimenti la stagione rossonera non svolterà mai e tutto diventerà più difficile. Già adesso le squadre che dovrà affrontare il Milan fanno paura. Lo Zenit ha acquistato giocatori importanti come Hulk, il Malaga ha dimostrato grandi potenzialità. Insomma il girone di Champions League ora non è poi così morbido. E pensare che finalmente il club di via Turati aveva la possibilità di essere estratto dalla prima fascia e quindi di evitare le big, facilitandosi così il percorso verso gli ottavi con il primo posto. E sì sa, arrivare primi nel proprio girone potrebbe spalancare le porte dei quarti, da cui comunque poi sarebbe difficile andare oltre. Ma chissà... In Champions League può succedere di tutto e questo i rossoneri lo sanno bene. Perché tutto ciò accada, in ogni caso, c'è bisogno di Pato e del suo talento. I suoi gol, i suoi movimenti, le sue magie sono indispensabili. Ma se ancora una volta dovesse fallire a causa dei molteplici infortuni, la situazione del Milan diventerebbe più che mai complicata e a gennaio, a questo punto, oltre ad Allegri, anche Galliani e Berlusconi non avrebbero più alibi...


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