Nuova idea per il centrocampo del Milan, ma Inzaghi aspetta anche l'esterno giusto
Ancora tutto fermo in casa Milan sul fronte mercato. A quanto pare finché Robinho non sarà definitivamente ceduto, il club rossonero non potrà investire su altri giocatori. Quindi si aspetta che qualcuno o qualcosa si muova per il brasiliano. La situazione non è semplice perché Binho ha pretese molto alte e non tutte le società possono permettersi certi lussi. Quindi si attendono notizie dall'MLS, dal Cruzeiro, dal Santos, dall'Olympiakos e dall'Arabia Saudita. Ogni giorno è importante per la partenza dell'attaccante che, con il Milan, aspetta l'offerta migliore. Una volta sbloccata questa partiva, Gallliani si concentrerà meglio sugli acquisti. Le idee sono molte: Cerci rimane sempre il primo obiettivo, ma attenzione al Monaco e soprattutto all'Atletico Madrid che ha in serbo una nuova offerta. I 13 milioni dell'altra volta aumenteranno e, probabilmente, la cifra si avvicinerà di più ai 18 richiesti dal Torino. Galliani e Cairo continuano a parlare, ma se le cifre rimarranno distanti non se ne farà nulla. Così si pensa a delle valide alternative. Douglas Costa, costa troppo, poi c'è Campbell, giocatore dell'Arsenal classe 1992. Inzaghi ha richiesto un esterno e la società farà di tutto per portare un giocatore così a Milanello. Ma attenzione perché c'è anche Montolivo da sostituire. Dunque L'ad rossonero sembra abbia chiamato Blanc per chiedere informazioni su Rabiot, centrocampista classe 1995 che piace tanto a Inter e Juve. I nerazzurri hanno già fatto un'offerta al Psg che però avrebbe intenzione di rinnovargli il contratto in scadenza l'anno prossimo. Anno in cui la Juventus vorrebbe portarlo a Torino a parametro zero. Insomma, la concorrenza è molta e Galliani potrebbe così cambiare obiettivo. La realtà è che i soldi sono pochi e i giocatori validi sul mercato ancora meno. Il dirigente rossonero dovrà giocarsi tutte le carte migliori e cercare di costruire ad Inzaghi una squadra che, almeno,,possa competere per il terzo posto. Quello che si è visto fino ad ora, nelle amichevoli, non è di buon auspicio, dunque c'è ancora molto da lavorare.