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Niente di positivo nel Milan di Napoli. Adesso l'Udinese con un Ibra in più...forse

di Marilena Albergo

Come l'anno scorso, come l'anno prima. Il Milan stecca la seconda gara di campionato, proprio come la scorsa stagione con il Cesena. Questa volta è successo con il Napoli, con una squadra che ha saputo sfruttare le debolezze dei rossoneri. C'è chi si prende le colpe, come Abbiati, che si dichiara colpevole sulla seconda rete di Cavani, c'è chi ci crede e dice che si può vincere tutto (Nesta), e chi invece, come Allegri, analizza la partita e la situazione: “5 gol nelle ultime due partite sono troppi”. Non c'è tempo per pensare adesso, perchè mercoledì per i rossoneri ci sarà già l'Udinese, una tra le squadre più temibili in questo campionato, reduce da due vittorie con Lecce e Fiorentina. La buona notizia è che, forse, il tecnico milanista potrebbe avere di nuovo a disposizione Ibrahimovic, che dovrebbe rientrare a Milano nella giornata di martedì. L'assenza dello svedese si è sentita parecchio in questi ultimi match, anche perchè le prestazioni opache di Pato e Cassano hanno fatto rimpiangere ancora di più l'attaccante ex Barcellona. E se Fantantonio quest'anno doveva cercare il riscatto, per il 'Papero' doveva essere l'anno della consacrazione definitiva. Ovvio che è ancora troppo presto per bocciare i due giocatori, ma è proprio in questi momenti, in gare importanti come quelle giocate dal Milan in questi giorni, che si vede il vero campione. Il Milan aspetta che Pato lo diventi da tanto tempo, dandogli sempre fiducia e tante responsabilità, soprattutto ora che Ibra non era a disposizione. Il gol con il Barcellona è stato solo un lampo a cel sereno, un gol da piccolo fenomeno che però poi si è già ritirato in letargo. E poi c'è il centrocampo: Seedorf e Van Bommel erano troppo affaticati, Nocerino, dopo un primo tempo in sordina, è riuscito a riscattarsi nella ripresa, mentre Aquilani è stato l'unico ad avere sprazzi di lucidità, segnando peraltro una bellissima rete. Detto questo non bisogna dimenticarsi che il Milan ha dovuto sopperire alla tantissime assenze, e a mancare non erano giocatori qualunque ma gente del calibro di Robinho, Boateng, Ibra, Gattuso, Ambrosini e Zambrotta. Certo, l'arbitro Tagliavento ci ha messo del suo ammonendo molto giocatori rossoneri ma soprattutto non dando un rigore netto per fallo di mano in area di Paolo Cannavaro. Ma le giustificazioni sono poche, il Milan non c'era, né con la testa, né fisicamente, e allora l'unica cosa da fare adesso è archiviare questa gara e pensare già a mercoledì, quando a San Siro ci sarà la formazione di Guidolin e l'importante sarà vincere per riconquistare fiducia e ricordarsi che siamo i Campioni d'Italia.


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