Milan: è tutto nelle mani di Berlusconi. Due gli escamotage per rivedere Kakà in rossonero
Probabilmente ne avremo fino a fine agosto, il tormentone Thiago Silva accompagnerà la nostra estate, negli uffici e sotto l'ombrellone. Tutto è ancora nelle mani del presidente Berlusconi, sarà lui a decidere, sarà sua, come sempre, l'ultima parola. Ma perchè Thiago è di nuovo sulla bocca di tutti? Tutto è nato quando l'agente del brasiliano ha bussato alla porta di Adriano Galliani per richiedere un sostanziale aumento dell'ingaggio del suo assistito, dopo il mancato passaggio al Paris Saint Germain. Il Milan, però, non sembra voler assecondare questa richiesta da (circa) 8 milioni di euro netti a stagione; le difficoltà economiche del club non sono un mistero e la società non è in grado di sostenere ingaggi del genere. Al momento il difensore ha un contratto fino al 2016 e percepisce 4 milioni all'anno. E allora ecco ricomparire il Psg e il fedelissimo Leonardo. Da parte dei rossoneri, a questo punto, ci potrebbe essere anche un inaspettato dietrofront. L'ultima parola, come detto, è pero del presidente che, evidentemente, vista la situazione, vuole prendersi tutti il tempo per pensarci. Berlusconi, tenendo Thiago, aveva fatto una scelta di cuore, ma come in tante storie d'amore, il cuore dev'essere messo in ballo da entrambe le parti. Per il momento, il brasiliano (con la richiesta dell'aumento), non sta dimostrando di tenere particolarmente a questa maglia. Situazione che rimane da monitorare, in attesa di scoprire quale sarà la decisione definitiva (si spera...) della società milanese. Galliani intanto, non perde tempo, e continua a tenere calda anche la pista Silvestre. La concorrenza dell'Inter è ferrata, ma il Milan rimane comunque alla finestra nel caso in cui Thiago dovesse partire. Forse, solo un ritorno del 'figliol prodigo' Ricardo Kakà potrebbe leggermente attenuare la botta di perdere il giocatore verdeoro. Come detto in precedenza, le possibilità che Ricky possa tornare al Milan sono molto basse. Il centrocampista blanco percepisce al momento 11 milioni di euro e ha un contratto che lo lega al Real fino al 2015. Le condizioni per rivederlo in rossonero sarebbero due: il Milan non dovrebbe spendere nemmeno un euro per il suo cartellino, ma soprattutto il giocatore dovrebbe spalmarsi gli 11 mln di contratto su 3 anni, arrivando così a un ingaggio di circa 3,5 milioni a stagione. Uno dei tanti problemi è che Kakà è legato al club spagnolo tramite una clausola vessatoria, con il marchio Adidas, che è sia lo sponsor del giocatore che della società. Se il 'bimbo d'oro' dovesse andarsene sarebbe quindi costretto a pagare una forte penale. Non una trattativa facile, ma se mai ce ne dovesse essere la possibilità, Berlusconi sarebbe pronto anche a qualche sacrificio pur di riavere Ricky a Milanello. Infine le solite parole di Mino Raiola: “Se Ibra resta al Milan? Chiedetelo a Berlusconi e Galliani, io la mano sul fuoco non ce la metto”. Si prevede un estate bollente per il club rossonero.