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Lo scambio non è stato Cassano-Pazzini, ma Cassano-El Shaarawy e ci ha guadagnato il Milan

di Gaia Brunelli

Ormai bisogna aspettarsi di tutto da questo Milan. Chi dopo il 2 a 0 al 16esimo minuto di Zenit-Milan ha pensato che la partita fosse finita, si è dovuto presto ricredere. Ma forse in tanti già se lo aspettavano. Sarà che ora Pazzini è in rossonero, ma quest'anno la sensazione è che in campo ci sarà un pazzo Milan, sempre sul filo del rasoio, sempre pronto a mettersi in difficoltà ma anche a tirarsi fuori dai guai. Contro lo Zenit la squadra di Allegri ha iniziato alla grande, esattamente come a Parma: 15 minuti di grande calcio. A San Pietroburgo culminati in due gol, il secondo di pregevole fattura. Nello slalom El Shaarawy sembrava quasi Kakà, con la differenza che il brasiliano poi sul tiro non sarebbe dovuto andare in scivolata per anticipare tutti, sarebbe arrivato primo e basta. Ma il giovane Faraone ha ancora tanto tempo davanti a sé per diventare uno dei migliori. Non ha fatto male nemmeno Bojan che ha ancora il rammarico di essersi visto negare un rigore piuttosto eclatante. Lo spagnolo si è mosso bene su tutto il fronte offensivo ed è stato tolto solo per inserire Pazzini che come giocatore tiene più su la squadra, si conquista più falli e, soprattutto, cerca di più la profondità come nell'occasione del gol, o meglio autogol, che ha dato al Milan i tre punti. Insomma, quella contro lo Zenit è stata una vittoria importantissima, anche se un po' cresce il rammarico del pareggio contro l'Anderlecht in casa. Una vittoria invece avrebbe proiettato i rossoneri in vetta alla classifica a braccetto con il Malaga. Sarà infatti la squadra spagnola la vera antagonista del Milan per il primo posto che sarebbe opportuno ottenere per sperare almeno nei quarti di finale, visto come stanno andando le cose negli altri gironi, dove le gerarchie al momento vengono mantenute. Ora però non c'è più tempo per pensare all'Europa, il derby incombe. Sarà una sfida difficile per una serie di motivi. L'Inter può essere battuta ma nella rosa ha ancora grandi campioni in grado di poter vincere una gara da soli: Milito e Sneijder (se dovesse recuperare) su tutti. E poi ci sarà Antonio Cassano. Ora tutti dicono che ci ha guadagnato l'Inter nello scambio tra Pazzini e Fantantonio. Ma tutti questi non considerano un aspetto fondamentale. Cassano in rossonero ha sempre giocato largo a sinistra e lo avrebbe fatto anche quest'anno. Peccato che ora lì stia sbocciando il grande talento di El Shaarawy. Con il barese ancora in rosa, il Faraone probabilmente non avrebbe fatto questo straordinario exploit, ma sarebbe entrato a gara in corso, esattamente come l'anno scorso, restando una grande promessa. Ora El Shaarawy è una grande certezza, si è preso il Milan sulle spalle, cosa che Cassano non sarebbe mai stato in grado di fare. Lo scambio avrà anche favorito l'Inter, ma tra un fenomeno di 30 anni e uno di 20, è stato molto meglio aver scoperto il giovane...


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