Le idee innovative di Barbara, le novità di Inzaghi e le idee di mercato di Galliani: così riparte il nuovo Milan
L’esempio dovrà essere la Germania, parola di Barbara Berlusconi. Lady B ha le idee chiare e pensa che il calcio italiano potrà tornare ad avere valore e appeal solo se imiterà quello tedesco. D’altronde la Germania ha dimostrato in questo Mondiale come i giovani siano fondamentali. Mario Gotze, classe 1992, è stato l’eroe del Maracanà ma, con lui, anche altri giovani che hanno arricchito la rosa di Lowe. Dunque, bilanci sani, fatturati record e stadi di proprietà dovranno essere alcuni punti da tenere in considerazione, proprio come ha sottolineato Barbara. Proprio lei ci sta provando in Italia e con il suo Milan. È partita da Casa Milan poi, il prossimo obiettivo dovrà essere la costruzione dello stadio di proprietà, ma per quello ci vorrà un po’ più di tempo. Sarà l’Italia intera però che dovrà cambiare, e non sarà affatto semplice.
Intanto a Milanello continua la preparazione della squadra e le idee di Inzaghi iniziano a prendere forma: in allenamento si è vista molta intensità nel gioco, molta spinta sugli esterni (terzini e/o attaccanti), palla che gira veloce e ampiezza nella manovra. Il fatto che Pippo spinga molto sulle fasce fa pensare che sia in attesa di un esterno. Per Alessio Cerci manca ancora qualcosa e, soprattutto, ci sono delle insidie sul cammino del Diavolo. Una si chiama Roma, che corteggia da sempre il giocatore del Torino. L’altra si chiama Monaco che ha manifestato un forte interessa per Cerci. Si muove qualcosina invece in difesa: Il Milan vorrebbe riportare in Italia Mimmo Criscito ma lo Zenit lo lascerebbe andare solo con la formula cash più una contropartita tecnica. L’idea è quella di rinunciare a uno tra Abate, Mexes e Zapata, anche perché Superpippo ha già in mente la sua coppia di centrali: Alex e Rami. Uno di quei tre potrebbe così essere il “sacrificato”. Galliani ha promesso a un tifoso: “Arriverà un grande giocatore”, eh sì, anche perché il Milan ne ha davvero bisogno, per l’umore e per il gioco. Soprattutto a centrocampo, per sostituire Montolivo. Tante le idee: da Cigarini a Dzemaili, ma ancora nessun nome “forte”.