.

Ibra, Cassano e Thiago Silva: dare per avere!

di Gaia Brunelli

Finisce sempre così: tutti a chiedere, ma poi cosa danno in cambio? Thiago Silva vuole l’adeguamento del contratto per restare. Ibra vuole un mercato importante per continuare. Tutto non si può avere, i conti vanno fatti con la consapevolezza che di soldi non ce ne sono e che Galliani, l’uomo dei miracoli, non sempre è ispirato. Il difensore brasiliano ha chiesto di arrivare almeno alla cifra che gli avrebbe offerto il Paris Saint Germain, ovvero 7,5 milioni di euro. Per il club rossonero è un salasso impossibile da versare. La sensazione è che sui 5 potrebbero essere contenti tutti. Non si abbasseranno i 12 percepiti da Zlatan Ibrahimovic che, però, anziché denari, chiede competitività. Siccome le attenzioni si erano spostate troppo sulle vicende legate a Thiago Silva, è arrivato Mino Raiola in soccorso allo svedese che si sentiva defraudato del trono di più importante. “Del suo futuro bisogna chiedere a Galliani e Berlusconi. Ma io non ci metterei la mano sul fuoco”, parola del procuratore più famoso del mondo. Ibra quindi non è sicuro di restare. Oppure queste parole indicano un messaggio molto più sottile come la mera volontà che la società rossonera si impegni ancora di più sul mercato per rendere il Milan all’altezza dei club più forti d’Europa. L’attaccante svedese potrebbe dunque attendere la fine di agosto per decidere del proprio futuro, in attesa dei movimenti rossoneri, ma non solo. Le ricche società europee, infatti, hanno obiettivi primari che non riguardano Ibra, ma se questi club non dovessero riuscire a centrarli, potrebbe toccare a lui. Lo svedese, nonostante l’età e il costo, resta comunque appetibile. Già il Psg aveva fatto un sondaggio per lui, ma ora che sono fallite le trattative prima per Pato e poi per Thiago Silva, da Parigi non sembrano intenzionati a mercanteggiare più con il Milan. In tutto questo c’è anche il dubbio Cassano che potrebbe lasciare i rossoneri dopo l’Europeo. Insomma se prima si pensava che il reparto da rivoluzionare fosse la difesa, ora gli equilibri sono cambiati. In attacco potrebbero esserci le vere novità e, inoltre, non va dimenticato il grande cruccio di Galliani: Carlitos Tevez. A gennaio l’ad rossonero si era esposto troppo verso l’argentino, tanto che ora, in qualche modo, vuole riuscire nell’impresa di portarlo a Milano, quasi come rivalsa personale. In ogni caso se Clarence Seedorf ha, di fatto, lasciato la sua maglia numero 10 a Ibrahimovic, è giusto anche che lo svedese faccia qualcosa per meritarsela, come magari dichiarare di voler restare al Milan. Per carità non gli si chiede di parlare di scelta di cuore, ma almeno di onorare il contratto…


Altre notizie
PUBBLICITÀ