Cassano e Balotelli: eroi azzurri o sogno rossonero?
Cesare Prandelli l’aveva preannunciato: sarà la Nazionale di Cassano e Balotelli. E, come lupus in fabula, ecco che i diretti interessati rispondono alla fiducia del loro ct siglando due gol pesanti: il primo forse fortunoso nell’effetto, ma di certo creato dal talento degli interpreti e il secondo un classico colpo da manuale, di quelli, per intenderci, che si possono immortalare per rendere omaggio al bel calcio. Una rovesciata che rovescia gli equilibri e che proietta una volta in più il giovane talento di casa City agli onori, e oneri, delle cronache.
Ora si discuterà su quelle parole bloccate sul nascere dalla manata sulla bocca di Bonucci, che ha impedito un tam tam mediatico forse distruttivo nei confronti del talento sregolato di superMario, ma rimane il fatto che Prandelli ha sicuramente visto qualcosa di buono nella scelta di far interpretare il suo calcio dalla strana coppia azzurra. Un pensiero mi tormenta di continuo ed è relativo alla necessità, per la carriera che può essere sfolgorante di Mario Balotelli, di trovare una società in grado di domarlo, di educarlo dal punto di vista comportamentale e tutto questo rimuginare mi porta ad un’unica conclusione: il Milan potrebbe trovare i giusti canali per far emergere i lati buoni di Balotelli anche dal punto caratteriale, perché sul campo credo possano esserci davvero pochi dubbi circa il suo talento puro. Ed è normale perdersi in voli pindarici pensando al peso specifico di un attacco composto da Ibra e Balotelli, magari accompagnato anche dalle prelibatezze balistiche di Cassano spalleggiati da Boateng. Ma questo è fantacalcio, almeno per ora e soprattutto in questo momento il Milan non sembra poter avere quella potenza economica in grado di poter contrattare su qualsiasi tavolo di mercato, la possibilità di far accasare in rossonero l’eroe di Poznan. Il mercato rossonero sembra aver preso la giusta piega, che lo racchiude in colpi importanti ma accomunati dal fatto di essere low cost. Il Genova, da ciò che è trapelato nelle ore scorse, ha riscattato Acerbi, che dunque può essere pronto per vestire a breve la casacca rossonera, coronamento dell’ennesimo sogno da tifoso del difensore centrale ex Chievo. Con Thiago Silva ormai liberato dall’assillo del mercato, Acerbi può trovare spazio nella difesa rossonera e togliersi le soddisfazioni tenute nel cassetto per tanti anni.
Ritorna, con la prepotenza di un tornado, l’ipotesi di un ritorno a casa del figlio prodigo Kakà. Le voci sulla possibile rescissione del contratto con il Real Madrid, a causa dello scarso utilizzo sul campo da parte di Mourinho, surrogate anche dalla necessità di liberarsi di un monte stipendi gravoso da parte di Florentino Perez, hanno provocato l’ennesimo tormentone in casa Milan. Ci pensa Galliani, dalla Lega, a smentire, a malincuore,ma con forza le possibilità di poter rivedere Ricardino in maglia rossonera: la diversa fiscalità tra Spagna e Italia non consente al Bel Paese di potersi immettere nelle trattative di mercato per un giocatore che guadagna una cifra considerevole, che andrebbe aggravata di più del 50% rispetto all’attuale. Galliani dunque scuote la testa e cerca di allontanare le speranze del popolo rossonero, ma si sa, al cuor non si comanda. Le recenti storie di Pato e Thiago Silva lo dimostrano. Però negli occhi dell’amministratore delegato rossonero sono luminose le immagini di quel Milan con Ibrahimovic e Kakà ipotizzato anni orsono, che di certo nei suoi pensieri è ancora ben presente e sul quale non ha smesso tutt’ora di sognare.
Il Milan dunque temporeggia, analizza, progetta il proprio futuro. E nell’immediato sembra possa essere ancora viva la pista che porta a Balzaretti, difensore rosanero, che ha rifiutato il rinnovo di contratto con il presidente Zamparini che ora teme di doverlo perdere per pochi denari, un po’ come successe nell’affare Nocerino. E proprio relativamente al centrocampista rossonero sorge spontanea la domanda: perché Prandelli ancora non ha puntato sulle doti del rossonero? La sua stagione è stata di certo esaltante, di qualità e quantità, innaffiata anche da un considerevole numero di gol siglati. Eppure sembra che né lui né Montolivo abbiano convinto appieno il ct azzurro, forse legato agli interpreti di uno schieramento che, a conti fatti, fino ad ora ha portato i risultati sperati. Il Milan poi non abbandona la pista Strootman per rinfoltire il centrocampo, soprattutto dopo il flop della sua nazionale agli Europei, mentre le parole dell’agente di Aquilani sembrano allontanare la possibilità di rivederlo in rossonero.