Aspettando Kakà si scalda Pazzini. E dal Caen buone notizie per il futuro del Milan
Aspettando Kakà. Sembra quasi lecito parafrasare il titolo dell’opera più famosa di Beckett, guarda caso appartenente al teatro dell’assurdo, nella quale viene sviscerato il non senso della vita umana e la condizione di attesa che la caratterizza.
La “corda” che lega Kakà al Milan, come tra due dei personaggi caduti in disgrazia nel secondo atto dell’opera, appare sempre più corta, ad indicare il rapporto quasi simbiontico degli interpreti del nuovo atto del mercato rossonero.
Kakà trasfigurato come quasi unica speranza di raddrizzare le sorti dell’affetto dei rossoneri nei confronti della squadra, Kakà come pedina fondamentale per ridare al Milan la fantasia che ha perso insieme ai campioni emigrati altrove, ma non c’è solo Kakà nei piani del Milan. Ieri a Milanello si è svolta la prima conferenza stampa rossonera di Pazzini e il giocatore ha scoperto subito le carte in tavola. La volontà di emulare la storia e la carriera di Pippo Inzaghi, la voglia di mettere in difficoltà Prandelli nelle prossime convocazioni azzurre, la voglia di tonare ad essere quell’attaccante carismatico che era alla Samp e nel primo periodo all’Inter. Pazzini non nasconde la delusione per il trattamento ricevuto dall’Inter e la scelta di essere ormai fuori dai giochi, al momento del ritiro, non l’ha abbattuto. Si volta pagina, si avanza nella narrazione della storia e già domenica Giampaolo si troverà di fronte al suo recente passato. Nella partita che apre il campionato, il Milan affronta la Sampdoria e per Pazzini l’occasione è ghiotta per dimostrare fin da subito di essere la scelta giusta per il malandato reparto offensivo rossonero. Di questi tempi, peraltro,l’attaccante non dovrà lottare molto per potersi guadagnare la maglia da titolare, visto il pericoloso stato di precarietà del reparto offensivo. Il no di Ze Eduardo a sostenere dei provini a Milanello, reputando le sue qualità ormai acclarate, ma soprattutto l’ennesimo stop di Pato proiettano Pazzini in coppia con Robinho per l’apertura ufficiale dei giochi. Il Milan però non si fossilizza sul mercato (e come potrebbe?) e raccoglie il consenso del Caen per aprire le danze sulla trattativa per il giovane Niang, che però appare più un colpo in prospettiva che una immediata alternativa alle esigenze di Allegri. Il tecnico toscano peraltro, dopo la questione di Ze Eduardo, sembra abbia avuto l’ennesimo scontro con Galliani, sintomo che l’equilibrio fin qui trainante nelle vicende di casa Milan appare sempre più precario. I prossimi giorni saranno dunque decisivi per l’assetto rossonero in vista di una stagione ricca di impegni e Galliani, invitato a presenziare mercoledì al ritorno della Supercoppa di Spagna, ha mandato i suoi emissari a sondare il terreno. Se la volontà del Milan di ottenere le prestazioni di Kakà con la formula del prestito con obbligo di riscatto, allora Galliani potrebbe sbarcare a Madrid, pronto a tornare dal viaggio con un regalo speciale per i tifosi rossoneri. E anche se al momento è giunta la smentita sul reale interesse del Milan anche per Diarra, non è detto che la visita a Perez non possa arricchirsi di nuovi sviluppi.