Milan Futuro, Oddo: "C'è bisogno di tutelare una categoria importante. Domani importante per tutto"
Massimo Oddo è stato nominato nuovo allenatore del Milan Futuro. L'ex terzino destro rossonero è stato chiamato dal club in sostituzione di Daniele Bonera che anche dopo il mercato invernale non è riuscito a invertire la rotta della squadra che attualmente occupa il terzultimo posto in graduatoria. Domenica alle 15 ci sarà l'esordio per il nuovo tecnico, subito in una gara cruciale in casa del Legnago Salus. Oddo è stato intervistato ai microfoni di Milan Tv per presentarsi.
Sul ritorno al Milan:
"Qui ho passato due anni della mia gioventù: a 17 anni sono arrivato qui e ho vissuto dentro Milanello per due anni. Ho ricordi ancora tangibili. Poi ho avuto la fortuna di tornarci per vincere, questo grazie al Milan e a questo simbolo che è la storia del calcio. Per me è stata un'emozione nel momento in cui si è verificata questa possibilità: non ho pensato a classifica, categoria o nulla. Ho pensato che c'era il Diavoletto lì che mi chiamava e che aveva bisogno. Sono tornato a casa per cercare di dare una mano al Milan e a questi ragazzi che hanno bisogno di risalire la china"
Sul progetto seconda squadra:
"L'obiettivo di un'under 23 come quella del Milan, ovviamente è quello di portare quanti più ragazzi in prima squadra. Anche quest'anno un obiettivo ben centrato dal Milan: hanno esordito tanti ragazzi e sono in pianta stabile in prima. Anche vero che per continuare la storia che è iniziata da appena un anno, c'è bisogno di tutelare una categoria importante: questi ragazzi hanno bisogno di crescere in una categoria adeguata come la Serie C, nè più nè meno. Ovvio che il progetto continua con un occhio di riguardo a una classifica che va aggiustata"
Sui ragazzi in prima squadra:
"Abbiamo Jimenez che sta giocando titolare, altri due che sono Bartesaghi e Camarda che sono in rampa di lancio e giocano. Questo è il vero obiettivo dell'under 23: hanno grande talento e potenziale ma il talento va coltivato e il migliore passaggio è confrontarsi con i grandi. Ho sempre sostenuto che nei settori giovanili di squadre importanti se ti confronti con i tuoi pari età della Primavera hai pochi margini di crescita: per crescere hai bisogno di andare con quelli più bravi di te, dal punto di vista mentale e dal punto di vista della scaltrezza ma anche dal punto di vista fisico. Tante volte abbiamo giocatori talentuosi ma che devono rifinirsi fisicamente"
In cosa deve migliorare il Milan Futuro?
"Distinguere il saper giocare a calcio individualmente e di squadra: questo è uno sport di squadra. Poi ci sono gli avversari, un pallone e un arbitro. Non basta giocare da soli o essere bravi tecnicamente: bisogna sapersi integrare con tutto il resto, ci vuole una certa armonia. Giocare bene a pallone vuol dire essere armoniosi in campo, avere un'identità. Questa è una cosa che non hanno i ragazzi che invece hanno talento e skills individuali ma poi dopo devi metterli insieme. Più hanno un'identità di squadra e più è facile raggiungere un obiettivo"
Cosa serve domani?
"Ho detto ai ragazzi che a livello mentale ti devi calare in quella che è la categoria e la partita di domani, paradossalmente sarebbe stato più semplice affrontare una squadra nelle prime posizioni perché hai meno da perdere. Domani è una partita importante, è la prima: questi sono ragazzi che sono spinti dall'emotività, una partenza positiva potrebbe dare qualcosa in più dal punto di vista mentale. Una partita importante per i punti, per tutto: questa è la Serie C, puoi vincere con tutti e perdere con tutti. La prima cosa è calarsi nella mentalità giusta, quella è la base di partenza"