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Weah alla Gazzetta: "Inzaghi ha bisogno di fiducia, ci vuole pazienza. Il mio erede? Appena mi colpisce qualcuno chiamo Gandini..."

di Enrico Ferrazzi

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, George Weah, ex attaccante rossonero, ha parlato così del Milan di Inzaghi e sul suo erede: "Ho perso la vit­to­ria di Ve­ro­na perché ero in viag­gio, ma avevo se­gui­to la gara in­ter­na con il Chie­vo. Que­sto Milan ha in­tra­pre­so una stra­da lunga e co­rag­gio­sa, ecco perché Su­per­Pip­po ha bi­so­gno di avere at­tor­no un clima di fi­du­cia. Lui ha bru­cia­to le tappe dopo nean­che 90 gior­ni da al­le­na­to­re. La­scia­mo­lo la­vo­ra­re in pace e pian piano anche que­sto grup­po potrà dare delle sod­di­sfa­zio­ni. L’im­por­tan­te è non aver fret­ta di vin­ce­re a tutti i costi. Il mio erede? È pre­sto per dirlo. Io co­mun­que ci spero sem­pre. Vedo tante par­ti­te e i ta­len­ti non man­ca­no nella mia Afri­ca. Quan­do qual­cu­no di loro mi col­pi­sce chia­mo su­bi­to il di­ret­to­re or­ga­niz­za­ti­vo ros­so­ne­ro, Um­ber­to Gan­di­ni, per se­gna­lar­glie­lo. Prima o poi...".


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