.

Cassano: "Devo la vita al Milan. Con Galliani litigai per il rinnovo"

di Salvatore Trovato

In vista del derby di Milano, La Gazzetta dello Sport ha intervistato Antonio Cassano, ex delle due squadre: "Al Milan ho vinto uno scudetto bellissimo e una Supercoppa Italiana. Devo la vita a questo club che mi ha strappato alla morte quando ho avuto il problema al cuore: Berlusconi e Galliani mi hanno trattato come un figlio. Con Galliani però in Cina ci litigai di brutto: chiedevo il rinnovo, lui rimandava il discorso, allora chiesi la cessione e andai all’Inter".

A proposito del bug match di oggi: "Arriva troppo presto, siamo alla quarta giornata, c’è il tempo per recuperare. Però chi ha più da perdere è l’Inter. Conte pensavo non rimanesse dopo lo sfogo di fine torneo, evidentemente lo strappo è stato ricucito. Ora non può fallire: deve vincere lo scudetto".

Sul Milan: "Pioli meritava di restare: ha fatto un gran finale, si è qualificato ai gironi di Europa League con una squadra molto giovane. Rangnick? Cosa ha vinto? Niente... Stefano ha alle spalle una persona preparata come Maldini: serio e capace. Fossi Pioli schiererei il Milan col 4-2-3-1, per mettere in difficoltà l’Inter sulle fasce. Senza Rebic, punterei su Diaz e Saelemekers".


Altre notizie
PUBBLICITÀ