.

Caso Donnarumma, l’arbitro del Tas: “Firma estorta? Strategia fragile”

di Enrico Ferrazzi

L’avvocato Fabio Iudica, arbitro del Tas e docente di diritto sportivo all’università Statale di Milano, è stato intervistato dal Corriere della Sera e sul caso Donnarumma ha dichiarato: “Da giurista la trovo una strategia tecnicamente fragilissima. È del tutto improbabile che Donnarumma riesca a dimostrare d’aver subito violenza psicologica all’atto della sottoscrizione del suo contratto. Per due ragioni: innanzitutto perché davanti al collegio arbitrale della Figc l’onere della prova spetterebbe a lui. Deve dimostrare cioè lui che, ai sensi del codice civile, il suo contratto va annullato. Non è il Milan che deve dimostrare il contrario. Non è un dettaglio, anzi. Secondo: un vago riferimento a una violenza psicologica non basterebbe, non sarebbe cioè sufficiente tratteggiare un semplice timore reverenziale: deve provare che c’è stata una minaccia seria, appunto una violenza. Attenzione poi: il lodo arbitrale è di fatto inappellabile, la vertenza si chiuderebbe lì. È un azzardo. O forse, semplicemente, è più una strategia contrattuale che giudiziaria. Dubito che i legali di Donnarumma confidino realmente nell’eventualità di un successo. Più complesso è il tema della clausola. Ma tenete presente che, se fosse stata sottoscritta ma non depositata, in Italia non sarebbe esercitabile ma all’estero sì. La Fifa non pretende il deposito...”.


Altre notizie
PUBBLICITÀ