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Brocchi: "Il Milan è una famiglia. Ecco perché Berlusconi mi scelse come allenatore"

di Salvatore Trovato

Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Cristian Brocchi, oggi tecnico del Monza, ha parlato del suo rapporto con Berlusconi. Fu proprio l’ex presidente rossonero a volerlo sulla panchina del Milan: "Io cocco di Berlusconi? Aveva apprezzato il mio lavoro nel settore giovanile, e allora? Conosceva le mie qualità, ho lanciato talenti come Donnarumma, Calabria, Cutrone. Il Milan è una famiglia. E io sono in sintonia con l’idea di calcio di Berlusconi e Galliani. Non mi ha mai dato consigli per la formazione, neppure nei due mesi e mezzo al Milan. L’esperienza è stata breve, ma abbiamo giocato una grande finale di Coppa contro la Juve: era la squadra che più si avvicinava alla mia idea di Milan. Esonero Giampaolo? Un allenatore ha sempre bisogno di tempo". E su San Siro: "Va salvato, ricordo ancora i brividi della prima volta. Darlo al Monza? Una cosa romantica".


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