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120 anni Milan, Davide Pinato racconta il suo anno in rossonero

di Manuel Del Vecchio
Fonte: App Ufficiale AC Milan

Davide Pinato, ex portiere rossonero, ha parlato in occasione dei 120 anni del Milan ai canali ufficiali del club. Ecco le sue dichiarazioni: "Venivo da una piccola realtà che era il Monza, mi sono trovato in una squadra piena di campioni. Ho imparato a vedere professionalità e grande talento, è stata una stagione irripetibile. Dietro al talento c'era un lavoro quotidiano fatto con grande dedizione, è stato il segreto di questa squadra e questa società, ha portato a risultati che tutti abbiamo visto: una Champions che mancava da vent'anni. Nessuno si aspettava un esodo di 80-90mila persone a Barcellona. L'obiettivo era la Champions, abbiamo tralasciato qualcosa in campionato dove siamo arrivati terzi, perché era importante per la società tornare a primeggiare anche in Europa. La partita più difficile fu quella con la Stella Rossa, quando ci fu la nebbia. È stata la partita della svolta dove abbiamo capito di poter vincere la Champions. Il fuorigioco era una richiesta precisa di Sacchi, mi trovavo delle volte a metà campo. Mi ricordo una delle ultime partite del campionato, contro il Bologna, mi trovai a metà campo a contendere una palla a Maronaro. La linea della difesa era talmente alta che il portiere doveva uscire in maniera importante. Trovo tifosi in giro per il mondo che dicono "Io c'ero, io c'ero". È stato un momento indimenticabile ed entusiasmante. Il periodo berlusconiano è stato pieno di successo. La vittoria più bella forse il 5-0 al Real Madrid, che era un avversario temibile. È stata una partita dominata in lungo e in largo contro un avversario che in casa ci aveva impegnato parecchio".


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