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Poco stile, pochi abbonati. Cose non da Milan

di Alessandro Jacobone

Credevamo che dopo l'estate del 2009 e la seguente protesta del Luglio 2010 nulla potesse più turbare i milanisti a tal punto da riportarli nello sconforto più profondo come quello che stiamo vivendo oramai da qualche giorno.

Una lenta agonia condita da vergognose menzogne e' il menù offerto quest'inizio estate da una società che ha avuto pure il coraggio di invitarci, con un gioco sottile e alquanto scorretto, a fare ricorso al nostro orgoglio rossonero come se non si possa essere milanisti senza una tessera Cuore Rossonero nel portafogli.
Ultimamente dal cilindro di via Turati ne stanno uscendo di tutti i colori. Ci immaginiamo numerosi esperti di marketing riuniti tutti intorno al tavolo e ai quali è stato ordinato di studiare uno, mille motivi per convincere i tifosi ad abbonarsi. Si ricorda ai piu' giovani come il tifoso milanista abbia riempito gli stadi anche in serie B e con qualunque rosa proponesse in campo ma non ci si pone il problema per il quale questo non accada più.​
Ah si, i nuovi tifosi cresciuti con i tanti successi dell'era Berlusconi sono abituati male e i troppi trofei li hanno viziati fino a trasformarli in arroganti e mai contenti NON EVOLUTi.
 Peccato che da amministratore del famoso gruppo su face book mi sia accorto che lo stesso sia formato, per la maggior parte degli utenti, da veterani che hanno amato il Milan sin dai tempi di Farina.
Neanche ai quei tempi però si è mai caduto cosi' in basso da salutare un grande campione come Thiago Silva con uno scarno e telegrafico "A.C. Milan comunica di aver ceduto al PSG Thiago Silva." addirittura nello stesso momento in cui il giocatore stava firmando. Episodio che ha sconcertato il giocatore stesso e secondo a vergogna al solo annuncio di Leonardo all'Inter alla vigilia di Natale.
Tempi duri certo ma durante i quali il tifo milanista si è unito al punto da coniare una famosa canzone che diceva " teniamoci per mano in questi giorni tristi". Il problema non siamo noi tifosi ma la mancanza di onestà con la quali veniamo trattati.
La societa' maestra nella comunicazione continua a cadere in errori e contraddizioni come neanche uno studente del primo anno dello Iulm (ndr Universita' di Milano) farebbe mai. Possibile che si proponga una campagna abbonamenti con testimonials che si sapeva non avrebbero fatto parte della rosa? Mi si potrà rispondere che il mercato e' in continuo movimento e che questo finisce il 31 Agosto. Ma la verità è che nemmeno Galliani avrebbe pensato a questo epilogo cosi' repentino e drammatico poiché gli ordini sono arrivati dall'alto...molto in alto. Allora dove sta la programmazione tanto mediaticamente sponsorizzata?
        Leggo che la via giusta è quella di abbattere gli ingaggi e puntare sui giovani. Peccato che i contratti di Ibrahimovic, Robinho e Co. siano stati formulati non piu' di 24 mesi fa quando le cose erano già tendenti al nero e che gli unici giovani militanti in serie A e provenienti dal nostro vivaio giochino in altre società.
        Astori, Matri e Merkel alcuni esempi di giovani lasciati andare con troppa facilità. Se si pensa che i primi due siano stati immolati per racimolare monete per comprare Ronaldinho, beh mi chiedo proprio cosa intendano loro per programmazione.
        A differenza della protesta del 2010, per onestà intellettuale, bisogna specificare come la delusione e la rabbia siano rivolti esclusivamente al Presidente Silvio Berlusconi. I recenti anni hanno dimostrato quanto Galliani sia ancora ad oggi il miglior dirigente italiano. Messo alla berlina dal presidente in diverse occasioni, Galliani è vittima di un rapporto ormai segnato. Potranno pure negarlo fino alla nausea ma le figure di latta come quella di Aly Cissokho, Tevez e adesso Thiago Silva lo dimostrano.
        Costretto a perpetrate bugie rende questi dolorosi addii ancor più duri da digerire e intacca quella fiducia e quel rispetto che non dovrebbero mai mancare quando si parla di famiglia Milan.
        Oramai il tifoso milanista non si fida più delle promesse e delle parole professate davanti ai microfoni. Figuriamoci che hanno cercato pure di mettere in dubbio la matematica che è risaputo non essere un opinione. Quel famoso 99.9 % si è scoperto essere molto piu' vicino allo zero di quanto il milanista non potesse pensare.
        Menzogne che, tornando all'immagine della campagna abbonamenti, mi chiedo come avrebbero fatto sentire il Presidente se alle sue feste si fosse presentata la Litizietto invece che una delle ballerine tutta curve.
        A tal proposito, chiediamo a Galliani il perche' non abbia ingaggiato la bellissima giocatrice ex Monza e Milan passata oggi al Barcellona femminile.
        Sexy, bravissima e a basso costo avrebbe certamente unito le due grandi passioni del Presidente.

        In un momento come questo il silenzio sarebbe il miglior commento. Ma noi milanisti Non evoluti non siamo perfetti e di restare zitti non ci riusciamo proprio. A proposito... Come recita una famosa citazione "perdonali, non san quel che fanno" Ciao Grandine Nera e grazie di tutto!

        Alessandro Jacobone
        Milanisti Non Evoluti


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