.

LA LETTERA DEL TIFOSO: "Tra onori e oneri ha ragione il presidente" di Carlo da Modena

di Alberto Vaneria

Gentile Redazione di MilanNews, mi vorrei subito complimentare con tutti i suoi publisher e collaboratori che nella giornata di ieri ci hanno aggiornato minuto-dopo-minuto circa quello che stava succedendo sull'asse LONDRA-MILANO-ROMA.
LA GIORNATA DI IERI. Ieri doveva essere il giorno di Carlitos Tevez rossonero, ne eravamo tutti sicuri: noi tifosi, la stampa italiana e francese e Adriano Galliani, che da grande cuore rossonero qual'è, si è catapultato a Londra per mettere nero su bianco la trattativa Tevez-Milan. Qualcosa però è andato storto.
Premetto: io sono uno studente universitario e, nel tentativo di preparare l'esame di Diritto Pubblico del prossimo mercoledì, ieri non ho staccato lo sguardo per nemmeno un minuto da milannews.it, ansioso di conoscere la fine di questo tormentone invernale. Sono le ore 15.24 quando sfoglio tutte le Home Page dei quotidiani sportivi italiani e francesi e mi appare "Pato al PSG, 35 milioni ai rossoneri", "Pato-PSG, manca solo l'ufficialità", "Pato-PSG, accord trouvè". Mi viene la pelle d'oca e dentro di me penso "No! allora è vero che Pato ci lascia...". Neanche il tempo di immaginarmi un Milan senza Pato che subito arrivano le smentite di Ariedo Braida ad allontanare le voci italo-francesi che vedevano già il papero alla corte di Leonardo e Ancelotti. Adesso inizia il bello: 3 città, un destino incrociato. LONDRA. Adriano Galliani è a pranzo con i massimi dirigenti dei citizens e con sè è presente, tra gli altri, l'Avv. Cantamessa: "L'uomo dei contratti". Sembra tutto pronto per la fumata bianca e, dopo ore di colloquio, il Milan formalizza l'offerta per l'attaccante argentino (pari a quella nerazzurra). Tutto questo avviene perchè si era già a conoscenza che Pato sarebbe partito per Parigi. Ma ecco il colpo di scena, proprio lui: Pato. MILANO. Pato esce accellerando dal centro sportivo di Milanello, senza firmare gli autografi a - forse - gli ultimi suoi supporter rossoneri. Il mister si allontana dal campo d'allenamento e si dirige verso i tifosi presenti all'esterno con l'intento di tranquillizzarli riguardo la partenza di Pato (non quella in macchina). ROMA. Perchè Roma? Perchè a Roma c'era lui: il Presidente Silvio Berlusconi. Neanche la votazione della Camera per l'arresto di Cosentino (hanno vinto i NO) ha appannato la mente e il ragionamento del nostro Presidente quando ormai stava per concludersi la trattativa Pato-Tevez. Berlusconi non è d'accordo: non ritiene soddisfacente l'operazione, considerando che dalla cessione di Pato, tolto l'esborso per Tevez, ci sarebbe rimasta una cifra (poco meno di 10 milioni) non congrua alla potenziale perdita di un ragazzo con qualità ancora da scoprire e con un futuro ancora da scrivere in maglia rossonera (si spera). Sono circa le 16.20 e Pato chiama Adriano Galliani "Voglio restare. Il Milan è casa mia!". TUTTO ANNULLATO leggo su MilanNews "Pato rimane al Milan". Appena appresa questa notizia mi è scesa qualche lacrima (non sto scherzando), non sapevo se di gioia o di dolore. Poco dopo ho realizzato che quelle lacrime erano di gioia: non poteva andarsene via il NOSTRO eroe che dopo 24 secondi ha ammutolito i 100.000 del Camp Nou. L'effetto domino dell'informazione ha invaso tutti i quotidiani sportivi italiani e francesi riportando la decisione finale: Pato rimane al Milan, Tevez rimane al Manchester City. Da Londra Adriano Galliani ritorna a mani vuote, ma non ne fa un dramma, (anzi)...
Ragazzi forza Milan per sempre,
 

Carlo da Modena


Altre notizie
PUBBLICITÀ