LA LETTERA DEL TIFOSO: "Tra cuore e denaro‏" di Michele
Mi si consenta di rivolgere all'esordio di questa missiva un caloroso saluto a tutta la redazione di milannews, che svolge un lavoro formidabile, e tutti i drogati di milan come il sottoscritto.
Quest'oggi si sono sfidate a Dubai le squadre definite dal nostro grandissimo presidente Berlusconi come fonte di prestigio per ogni giocatore ( ACMilan ) e fonte di grandi introiti monetari per i singoli ( PSG ). Se è pur vero, come dice Al Pacino nel film " the devil's advocate ", che è sempre una questione di soldi, bisogna porre un freno ai capitali degli sceicchi ( alias Man.City e PSG ) o di chiunque si possa permettere una campagna acquisti faraonica, sia perchè siamo in periodo di crisi e , quindi, ciò può essere considerato uno stupro alla povertà e alla precarietà, ma soprattutto perchè non è concorrenza equa. Ancora non capisco se il cosiddetto FAIRPLAY FINANZIARIO sia in vigore o sia solo un'utopia degna del filosofo Platone o ancora mera mossa strategica che poi non verrà presa in considerazione da nessuno. Io amo il milan e non lo amerei di più se avessi un presidente che comprasse a vanvera mercenari che non giocano per la maglia bensì per la pecunia. "Saremo u
na squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!". Queste parole del grande Herbert parlano da sole circa la mentalità che vorrei e che a tratti noto: a tal proposito faccio notare il ritorno di un mio conterraneo, qual'è Rino Gattuso, che ne capisce qualcosa di grinta. Non disdegnerei, e ne avrei ben donde, di acquisti sempre più di qualità e di prestigio per portare la nostra squadra in vetta sia a livello italiano che mondiale. Ma per fare questo bisogna soprattutto tenere i gioielli di famiglia(e il papero con la famiglia Berlusconi c'azzecca molto): non bisogna vendere Pato. Lo dico Categoricamente! Questa situazione porta la mia mente ad un altro momento molto simile. Nel 2009 eravamo tutti attoniti a discutere sull'eventuale ( poi divenuta effettiva ) cessione di Kakà al Real. Ma ragioniamo ragazzi: Ricardo era già esploso, aveva fatto delle annate formidabili( e come non ricordare quella dell
'ultima nostra champions) e si vedeva che era in lieve declino ( anche per via della pubalgia ) quindi 64 milioni erano un offerta che non poteva essere rifiutata. Pato no: questo ragazzo ha 22 anni ancora! Ha molto da far vedere oltre quello che ha già fatto ( intato oggi ha anche segnato e poi , avete visto che numeri?!) bisogna dargli fiducia. Forse non sta brillando maaa.. ricordate 2/3 anni or sono quando Seedorf veniva fischiato al Meazza sol perchè sbagliava un passaggio o un lancio? Mi sembra che tutti hanno capito che adesso è un anello portante del Milan perchè ha fatto vedere tutta la sua personalità. Secondo me Pato farà lo stesso. A Milano. Con i RossoNeri. A mio avviso ( mi sarebbe piaciuto avere questi "problemi" ) è meglio restare con qualche milione in meno ma tra l'affetto dei tifosi e dove poter ammirare la bacheca di trofei più ricca del mondo, onorando la maglia che ha fatto sta facendo e farà la storia del calcio. E' l'eterno conflitto tra cuore e testa
. Cordiali saluti Viva sempre e solo Milan.
Michele Ditto