LA LETTERA DEL TIFOSO: "Quando la forza sostituisce la qualità"
Qualcuno è convinto che possa bastare il vigore fisico e l'aggressività, in sostituzione del talento e del gioco di squadra. Sul genere delle giocate alla viva il parroco, magari rivedute e corrette, condite qua e la con i colpi fortunosi e gli sprazzi improvvisi dei suoi campioni. E la disgrazia, per noi milanisti, è che di tutto ciò ne sia convinto il nostro allenatore, che ha rinunciato allegramente a un campione come Pirlo e pretende che Van Bommel faccia sempre quello che a malapena, a volte, sa fare e Boateng svolga addirittura il compito del trequartista, senza avere i numeri necessari. Che manda in tribuna un eroe indomito come Inzaghi e fa irrigidire Pato, che si fa condizionare da un calciatore, seppure grande, come Ibrahimovic, e poi sostiene che bisogna scoprire le qualità di Muntari !
La verità è che il Milan non ha un gioco perchè il suo allenatore non glielo ha dato. Difatti, abbiamo perso contro le squadre che un'organizzazione di gioco ce l'hanno, a differenza nostra.
Chiunque può verificarlo, non servono trattati o la scienza infusa: abbiamo tanti campioni con i quali non dovremmo avere problemi con gli avversari e, invece, stiamo ancora qui a leccarci le ferite quando Ibra sbaglia o ha la luna storta, anzichè puntare sulla nostra identità, che, ammettiamolo, avevamo con Ancelotti e purtroppo ora abbiamo perso irrimediabilmente.