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LA LETTERA DEL TIFOSO: "Le loro scuse dove sono?" di Domenico

di Antonio Vitiello

Gentile redazione di Milannews, questo marzo è iniziato proprio nel peggiore dei modi.
Stamattina ho letto due notizie che mi hanno parecchio infastidito.
Ho saputo di una telefonata Agnelli-Galliani servita in un certo senso ad abbassare i toni per provare a riallacciare quei rapporti che da 5/6 giorni a questa parte si erano nuovamente e bruscamente (ma anche legittimamente da parte nostra) lacerati. Rispondere a questa telefonata penso che sia significato anche fare un "mea culpa" da parte del nostro a.d. per i gesti e le parole "grosse" nel tunnel a fine primo tempo...ma mea culpa di che? Non siamo stati mica noi a fare pressione e caricare la partita da un mese a questa parte.
Ma ovviamente il dott. Galliani, da signore qual è, ha dovuto rispondere al telefono e fare (forse) un passo indietro.
La seconda notizia sono state le scuse di Mexes nei confronti di Borriello e l'arbitro Tagliavento.
Partiamo dal presupposto che se Philippe aveva qualcosa da scusarsi penso che doveva farlo nei confronti della società e dei tifosi (per le 3 giornate di squalifica) e non sicuramente nei confronti dell'arbitro; arbitro che insieme ai suoi assistenti  e grazie al loro operato, è stato l'artefice del clima teso durante e dopo la partita. Probabilmente, e dico probabilmente, se la partita avesse preso una piega diversa dal punto di vista della conduzione di gara, forse Philippe non avrebbe fatto quel brutto gesto evitando così di mettere in difficoltà la squadra in un momento così difficile per le numerose indisponibilità.
A queste due notizie posso aggiungere anche quella di qualche giorno fa, ovvero le scuse in diretta tv (e non solo) del nostro amato Carlo Pellegatti per la nota vicenda che tutti conosciamo, ma in tal proposito non ho nulla da ridire perchè se Pellegatti ha reputato giusto porgere delle scuse per delle offese "pesanti" ne fa di lui solamente un gran signore.
Ma ora mi chiedo.... le loro scuse dove sono? Le scuse del loro portiere sulle dichiarazioni nel dopo partita? O forse quei gesti non hanno bisogno di scuse?
Ritornare sui propri passi ed ammettere di aver sbagliato è sintomo di onestà, maturità, lealtà e signorilità...noi in questo siamo e saremo sempre dei gran maestri. Loro ho i miei dubbi!
Quindi ora dico basta, basta scendere a compromessi con chi ha sbagliato, sbaglia e continuerà a farlo senza mai voltarsi indietro con un minimo di umiltà, altrimenti da vittime (è proprio il caso di dirlo) quali siamo passeremo per quelli che devono scusarsi di un qualcosa che non hanno mai fatto.

Domenico


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