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LA LETTERA DEL TIFOSO: "Il silenzio dei non innocenti‏" di Marco

di Antonio Vitiello

La ventisettesima giornata di Serie A ci ha lasciato in eredità innanzitutto la conferma del primato e l'allungo sulla Juventus, ma anche un'altra dimostrazione di superiorità dei rossoneri sui rivali che va ben oltre la passeggiata di San Siro contro il Lecce e la contemporanea frenata dei bianconeri a Marassi. Sicuramente il dato principale è che, mentre Nocerino e Ibra superavano Benassi e conducevano il Milan ad una facile vittoria sui salentini, Pepe e Vucinic impattavano sui pali rossoblu ed erano comunque incapaci di superare Frey. Oltre al trionfo sul campo, però, ancora una volta c'è da evidenziare una vittoria anche di stile da parte della compagnia di Allegri. Questa ventisettesima giornata, infatti, ci consegna anche una Juve la quale, dopo l'ennesimo pareggio della stagione, si chiude in un silenzio stampa che, se non è fuori luogo, poco ci manca. Ma come, fino a qualche settimana fa riusciva così bene parlare di arbitri! Infondo è stata questa la tattica che ha
evitato all'ormai ex capolista di non cadere a San Siro nello scontro diretto del 25 febbraio scorso. E ora, silenzio! Un silenzio pesante che dovrebbe valere più di mille piagnistei. Peccato che più del silenzio pesi quel gol non dato a Muntari, che comunque sia resta nella storia. Quel gol che neanche un centinaio di dossier e lamentele potranno alleggerire perché troppo importante nell'economia di questo campionato, qualunque sia il responso finale. Un silenzio fuori luogo che proviene da chi proprio il silenzio non sa cosa sia. Senza contare che, dopo quella scandalosa decisione di Romagnoli, da qualche settimana a questa parte tutti i fantasmi sono diventati nitidi e chiari (vedi gol di Sculli a Lecce e Borini nel derby nella scorsa giornata di campionato, e la fresca rete di Portanova all'Olimpico domenica sera), Senza contare che, polemiche a parte, la grande Juve di Conte non è riuscita a far gol alla peggior difesa del campionato (forse è per questo che il tecnico b
ianconero invoca tanto i rigori). Senza contare che l'unica squadra ancora imbattuta d'Europa ora si trova ad inseguire e, questa volta, non ci sono asterischi e partite da recuperare a fare alibi. Quindi, mentre addirittura qualcuno si commuove per aver battuto il Chievo (ma questa è un'altra storia), godiamoci questo primato ampiamente meritato e questa tranquilla settimana di silenzio. Sette giorni in cui non si sentirà una rauca voce che chiede disperatamente rigori. Che bello! E' proprio vero, il silenzio è d'oro e vanno rispettati coloro che hanno deciso di tacere... finalmente! Viene quasi da dire "Benedetto sia il silenzio stampa!"

Marco Romano


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