LA LETTERA DEL TIFOSO: "Giovani, subito, immediatamente" di Valerio ed Emanuele
Gentile redazione,
assistiamo impassibili e sconsolati alla prima sconfitta stagionale contro l’Olympiacos; dando per buone tutte le attenuanti del caso (preparazione appena iniziata, “big” appena rientrati dalle vacanze e non schierati, ecc.) i prodromi di questa stagione non sembrano essere affatto rassicuranti. Acquisita una guida tecnica piena di entusiasmo, passione, attaccamento e scrupolosità quello che non convince è il progetto Milan: sembra di essere all’inizio di una nuova stagione di navigamento a vista, con gli stessi giocatori dello scorso anno e con un calciomercato nuovamente bloccato dai soliti alibi che ormai noi cuori rossoneri non possiamo proprio più tollerare. Questo produce una completa assenza di progetto e, inoltre, un incomprensibile scollamento tra settori giovanili e prima squadra: perchè prendere a parametro zero giocatori cui poi vanno fior di milioni di ingaggio (non me ne vogliano Alex e Menéz!) e non portare in pianta stabile in prima squadra giovani vogliosi e promettenti come Modic, Benedicic, Pinato, Di Molfetta, ecc.?
Quello che non si riesce veramente a comprendere è perché, in un momento di chiara difficoltà economica così marcato ed esplicito, si continui a insistere su una linea incomprensibile: quella dei parametri zero cui poi vanno elargiti stipendi altissimi (vedi Honda e Essien lo scorso anno).
Perchè, allora, non cambiare politica e “spostare” quei milioni destinati a pagare stipendi molto alti a calciatori che scelgono il Milan in questo momento come fosse un “cimitero degli elefanti” su giovani promettenti in età precoce (max 19 anni), bruciando la concorrenza delle altre pretendenti europee? Perchè non investiamo di più su una rete di scouting fresca ed efficace che riesca ad intercettare possibili campioni molto giovani in sud america e non solo? Perchè la società non consente di programmare ruoli di primo ordine per i nostri primavera quando questi finiscono il loro percorso delle giovanili? A nostro parere, la linea dall’estate 2012 sembrerebbe essere quella di non spendere soldi per i cartellini e puntando a colpi di “prestigio” attempati investendo però il denaro non speso sul loro ingaggio.
Riteniamo che in momenti di crisi economica, la famosa “linea verde” manifestata da Berlusconi e Galliani qualche tempo fa vada veramente messa in pratica: aspettando Mastour (da non rovinare con la fretta, ricordiamo che ha 16 anni!), cominciamo a puntare veramente sui giovani, sdoganandoli dalla nostra cantera e intercettando dei buoni profili in giro per il mondo. Facendo un discorso del genere ai tifosi, stipulando un patto relativo al fatto che bisognerà aspettare altri due o tre anni prima di tornare a competere con le altre squadre (soprattutto in Europa), siamo certi che il Milan riacquisirà quella credibilità attualmente ai minimi termini e tornerà nell’Olimpo, magari vendendo a peso d’oro futuri campioni comprati per poche centinaia di migliaia di euro.
Con il Milan nel cuore, #weareacmilan
Valerio G. ed Emanuele P.