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LA LETTERA DEL TIFOSO: "Cosa succedeva se..." di Riccardo

di Vincenzo Vasta

..avessimo venduto Thiago Silva al Paris S. Germain?
Semplice: un nuovo inizio, un nuovo 2001 come quando Carlo fece incetta di centrocampisti, un nuovo attaccante al posto dell'indisponente svedese, padronanza del mercato e ritorno di un Milan non propriamente ricco di denari quanto più ricco di idee realizzabili non necessariamente onerose (l'Adriano ne sa qualcosa e lo sta già facendo nonostante la palla al piede della mancata vendita..se non ci fosse lui).
E invece due tristi notizie: il brasiliano vuole aumento di ingaggio e la campagna acquisti e' finita. Già solo queste due "novità" fanno capire che e' stato un errore, il cerchio sarà chiuso quando ci pentiremo amaramente di non averlo venduto a quelle cifre nel momento del prossimo periodico lungo infortunio.
La speranza e' che si facciano le cose a fasi invertite: si faccia la squadra prima per convincere gli scettici e si venda il brasiliano (e lo svedese) dopo per recuperare il bilancio e la situazione. L'estate e' ancora lunga e la ciliegina sulla torta alla fine di tutto potrebbe essere il ritorno di Ricardo (tutt'altra persona, pure leggermente più giovane dello svedese e più propenso al gioco di squadra. Non ultimo uomo spogliatoio).
Secondo me questa e' la ripartenza che dobbiamo fare dopo l'abdicazione dello zoccolo duro.
Una parola su Clarence: ha fatto tanto per il Milan ma doveva gestire meglio quei momenti in cui perdeva il pallone con lascivita' e sufficienza senza rincorrere l'avversario. Per esempio dosando le sue presenze in base all'ottimale resa fisica (stare bene nel calcio non significa solo godere di ottima salute ma anche correre tanto almeno quando serve). S. Siro non può sopportare lascivita' e sufficienza. Detto questo ringraziero' Clarence per sempre per tutto quello che ha fatto per i ns colori e soprattutto per le lacrime dopo la partita perfetta del 2007, non dimentichero'.
Riccardo Boso


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