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LA LETTERA DEL TIFOSO: "Andrea Pirlo" di Mauro

di Alberto Vaneria

Gentilissima redazione,

quasi non ce la facciamo più ad ascoltare questo stucchevole refrain: il Milan avrebbe commesso un madornale errore di valutazione, lasciando partire a parametro zero Andrea Pirlo.
Qualificati addetti ai lavori stanno facendo a gara nel rimarcare quello che, a parer loro, costituisce uno dei principali motivi di questo difficile avvio di stagione rossonero.
Magari sono gli stessi che, gli anni passati, rimproveravano alla società di non ringiovanire abbastanza la rosa dei centrocampisti e di rimanere troppo affezionata ai "mammasantissima" della mediana rossonera.
Sulle ragioni, tecnico-tattiche e soprattutto economiche, che hanno indotto il Milan a privarsi del giocatore, si è già detto e scritto tanto.
Aggiungo che, dopo dieci anni ricchi di successi, è comprensibile che un atleta avverta l'esigenza di cambiare, di rilanciarsi da un'altra parte, di affrontare nuove sfide che possano tenere sempre alta la soglia del suo entusiasmo e delle sue motivazioni.
Credo che Pirlo, in rossonero, avesse fatto il suo tempo proprio da un punto di vista di logorìo psicologico e motivazionale.
Prendere atto di non essere più indispensabile nel gioco del Milan e di essere relegato ai margini del progetto tattico di Allegri, lo ha probabilmente fiaccato nello spirito, contribuendo a creare i presupposti della sua partenza.
Sono convinto che, per i motivi anzidetti, Pirlo oggi nel Milan non giocherebbe con quella serenità e leggiadrìa che sta invece dimostrando nella Juventus.
E' comprensibile ed umano che sia così.
Non ha sbagliato il Milan, che ha di fatto intrapreso nuove strade. Non ha sbagliato Pirlo. Semplicemente ci ha guadagnato la Juve.
Augurarsi, poi, che Andrea disimparasse a giocare a calcio e si rivelasse un autentico bidone per la squadra bianconera sarebbe stato, per noi tifosi rossoneri, un atto di puro egoismo, che non avrebbe reso onore alla nostra storia degli ultimi dieci anni, lungo i quali abbiamo avuto la fortuna di essere diretti da un grande Maestro, che tante battaglie ci ha fatto vincere.

Grazie per lo spazio che mi vorrete dedicare.
Mauro Li Puma da Palermo


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