Milan-Juventus, giocatori non allaltezza fanno la differenza in negativo!
Aprendo i quotidiani nazionali si leggono a caratteri cubitali inneggiamenti alla prestazione juventina, dove in realtà hanno creato solo due occasioni da gol su errori individuali.
Il Milan è sceso in campo con un 4 – 3 – 1 – 2 dove in porta il confermato Abbiati, terzino destro Daniele Bonera, coppia centrale formata da Nesta e Papastathopouls e terzino sinistro Antonini. A centrocampo lo stesso che ha battuto il Napoli con capitan Gattuso (il Migliore!) Andrea Pirlo e Kevin – Prince Boateng. In attacco la coppia Pato Ibrahimovic, dietro di loro il folletto Robinho. La Juventus di Del Neri risponde con un classico 4 – 4 – 2 dove spicca l’inedita coppia d’attacco formata da Del Piero e Quagliarella.
I bianconeri scesi in campo rimaneggiati hanno giocato una partita molto umile, lottando su tutti i palloni e cercando ripartenze veloci in modo di sfruttare la velocità dei suoi attaccanti. Da sottolineare la prova bianconera di Felipe Melo che è risultato una vera diga a centrocampo. I rossoneri di Massimiliano Allegri hanno controllato il gioco ma i troppi errori sotto porta hanno fatto si che il risultato non venisse sbloccato. Da notare come per l’ennesima volta Pato marcato in maniera stretta e spesso ruvida, si sia estraniato dal gioco defilandosi sul settore destro del campo, quasi fosse intimorito dalla presenza di Bonucci e Legrottaglie. Comunque, nonostante la prova imbarazzante del giovane brasiliano, occasioni da gol ne sono state create parecchie e l’imprecisione di Ibrahimovic è stata letale. Quindi non si può puntare il dito contro uno schema o contro scelte sbagliate di uomini, ma bensì contro una società che continua a nascondere il fatto che questa rosa è incompleta non numericamente ma come qualità di uomini. In difesa mancano terzini giovani e soprattutto forti, manca anche un centrale difensivo in grado di sostituire Nesta o Thiago Silva perché anche contro la Juventus Papastathopouls è apparso inadeguato alla causa. Nesta per comandare la difesa avrebbe dovuto avere in mano un joystick perché nessuno dei suoi compagni di reparto era in grado di autogestirsi. Purtroppo Abate ed Antonini sono terzini dotati di ottima corsa ma dai piedi ruvidi, infatti quelle poche volte che sono arrivati sul fondo non sono riusciti a fare un cross degno di nota, anche se in occasione del gol milanista, Antonini è riuscito dopo 2 anni ad azzeccare la traiettoria corretta.
Caro Milan, il mercato di gennaio è alle porte, tralascia scadenze di contratti e sogni “amarcord” come Kakà ed investi su due grandi terzini!