Milan - Cagliari, la magia di Ibra spiana la serata rossonera
Allo stadio San Siro di Milano, alle ore 20.45 di una freddissima domenica di gennaio si affrontano Milan contro Cagliari. Gli isolani si schierano in campo con un teorico 4 – 3 – 1 – 2, teorico perché spesso il trequartista Cossu scalava sulla linea di centrocampo. Spicca l’ottima prestazione del neoacquisto Pinilla e del portiere Agazzi. I rossoneri allenati da Massimiliano Allegri si schierano con il medesimo schema. Fra i pali Christian Abbiati. Nella difesa a quattro, da destra verso sinistra, Ignazio Abate, prestazione sufficiente ma manca di incisività in fase offensiva, forse un turno di riposo sarebbe utile. Coppia centrale formata da Alessandro Nesta e Philippe Mexes. Quest’ultimo a volte è stato un po’ troppo concreto, infatti gli è capitato di calciare in tribuna il pallone quando poteva giocarlo per i suoi compagni. Comunque nel complesso prova sufficiente. Sulla fascia sinistra, fa il suo debutto in campionato, il numero 15 Djamel Eddine Mesbah. L’algerino si è dimostrato un buon terzino, non ha certo la corsa ed i piedi fatati di Serginho ma comunque alla sua seconda partita da titolare non è sembrato un corpo estraneo alla squadra. È ovvio, i tifosi sognano un Gareth Bale, ma a volte spendendo poco si possono pescare giocatori utili alla causa. A centrocampo Urby Emanuelson. Prestazione non giudicabile perché oggi è stato schierato da mezzala destra. Il numero 28 olandese è apparso completamente a disagio, infatti costretto sempre a rientrare sul proprio piede preferito (il sinistro) rallentando di fatto il gioco. Forse invertire la posizione con Nocerino non sarebbe stato così azzardato. Davanti alla difesa un prezioso Mark Van Bommel. Sulla sinistra Antonio Nocerino, in gol per la settima volta in stagione. Sulla trequarti Clarence Seedorf. L’olandese dimostra sempre di avere molta classe, quella d’altronde non la si perde mai, ma purtroppo la corsa è sempre meno intensa. In attacco Robinho e Zlatan Ibrahimovic.
La squadra rossonera è apparsa senza vere idee di gioco, infatti nonostante il più alto tasso tecnico schierato in campo, sino alla magia di Ibra, non è riuscita a creare un’occasione vera da gol. Va bene aver eliminato i troppi virtuosismi dei fantasisti, ma un costruttore di gioco lo ci vuole in campo, un regista alla Pirlo andrebbe ricercato. Purtroppo la realtà dei fatti dice che i rossoneri non esprimono un gioco fluido. Insomma il sistema Barcellona è irriproducibile, ma un possesso palla fluido come il Milan di Carlo Ancelotti è imitabile. Quindi, piuttosto che cercare sul mercato un Muntari qualsiasi, sarebbe il caso di scovare un regista da schierare in mezzo al campo, capace di far respirare la squadra e se necessario far addormentare il gioco quando serve. Insomma manca un cervello in grado di velocizzare e rallentare a proprio piacimento la partita.
Ultimissima considerazione è un applauso a Pippo Inzaghi, caro vecchio cuore rossonero, sei e rimarrai un idolo dei tifosi milanisti. La tua determinazione ha portato successi a volte insperati, ma bisogna anche capire quando è il caso di fermarsi.