Milan - Bologna, un passo dalla Gloria!
Domenica 1° Maggio 2011 si affrontano allo stadio San Siro di Milano, Milan contro Bologna. La squadra allenata da Alberto Malesani scopre improvvisamente di non essere più salva e quindi tenta contro la squadra allenata da Allegri di centrare i 3 punti che possano darle la sicurezza della salvezza. I padroni di casa del Milan lottano per lo scudetto ed il punteggio pieno risulterebbe fondamentale perché si porterebbero ad un solo punto dallo scudetto matematico.
I rossoblu di Alberto Malesani si schierano in campo con un classico 4 – 4 – 2 dove spicca il buon ordine tattico, dove Rubin prima e Ramirez dopo, assieme a Di Vaio da attaccanti spesso scalavano sulla linea di centrocampo infoltendo di fatto una zona del campo fondamentale e vulnerabile visto la mancanza contemporanea di Mark Vanbommel e Gennaro Gattuso.
I padroni di casa del Milan, si schierano con il collaudatissimo 4 – 3 – 1 – 2 dove in porta il confermatissimo Christian Abbiati. Nella difesa a 4 da destra verso sinistra, Ignazio Abate, il rientrante e sicuro Alessandro Nesta, Thiago Silva ed un buon Gianluca Zambrotta. A centrocampo Mathieu Flamini (ottima prestazione), capitan Massimo Ambrosini ed il professore Clarance Seedorf. In attacco la coppia senza bomber formata da Robinho – Cassano sopportata dalla esuberanza atletica di Kevin Prince Boateng.
La partita è stata difficilissima nonostante dopo solo 8 minuti è stata sbloccata da una splendida giocata di Mathieu Flamini, che ha portato in vantaggio la compagine rossonera. La partita tatticamente è stata interpretata in maniera simile a quella contro il Brescia, d’altronde la coppia d’attacco rossonera limita l’interpretazione della partita. I due funamboli non danno punti di riferimento d’attacco e continuano a cambiare zona del campo ma senza mai occupare il ruolo di prima punta che veniva ricoperto duranti i rinvii di Abbiati da Kevin Prince Boateng. Quest’ultimo era anche l’unico colpitore di testa dell’attacco rossonero. Forse, scambiare in qualche momento della partita Ambrosini con Seedorf, sarebbe stato idoneo, perché Massimo avrebbe avuto più chance di “sganciarsi” in attacco per colpire di testa e di conseguenza far diventare più pericolosa la squadra rossonera. Applausi per Ignazio Abate che negli ultimi due mesi ha avuto una maturazione esponenziale, dimostrando di avere acquisito sicurezza nei propri mezzi. Il numero 20 rossonero ora ha il coraggio di attaccare gli spazi, di saltare l’uomo e di lanciarsi in dribbling non improvvisati. Ora meriterebbe entro la fine della stagione di essere premiato con un gol davanti al suo pubblico.
Unica nota dolente è nella gestione dei cambi, arrivati troppo tardi e forse anche sbagliati, perché il rientrante Ambrosini era in debito d’ossigeno e quindi una sostituzione con Emanuelson sarebbe stata idonea. Perché con Emanuelson? Perché nel finale di partita il Milan si è schierato con un 4 – 4 – 2 e con l’eventuale ingresso del giocatore olandese nel ruolo di ala pura e con il decentramento di Clarence Seedorf sarebbe stata la soluzione ideale.
Ultimo plauso al pubblico milanista che da qualche settimana riempie gli spalti rossoneri e vedere 73.000 spettatori che incitano la propria squadra non ha prezzo. Speriamo che l’anno prossimo ci sia quest’atmosfera per tutto l’anno, quindi 75.000 abbonati rossoneri.