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Milan - Bate Borisov, continuano i segnali di ripresa ora serve la continuità per vincere!

di Jacopo Galvani

Terza partita del girone di Champions League per il Milan di Massimiliano Allegri. I rossoneri ospitano nelle mura amiche di San Siro i bulgari del Bate Borisov. Quest’ultimi allenati da Hančarėnka, si sono schierati in campo con un prudente 4 – 4 – 1 – 1 dove delude la prestazione dell’eterna promessa Kezman. I ragazzi di Allegri rispondono con l’ormai consueto 4 – 3 – 1 – 2. In porta Christian Abbiati, apparso sicuro, i due errori di inizio stagione sembrano ormai alle spalle. In difesa, nella linea a 4, da destra verso sinistra, Ignazio Abate (ottima prestazione, i suoi miglioramenti sono continui, dove può arrivare realmente?), coppia centrale formata da Alessandro Nesta (comandante perfetto) e Daniele Bonera (a suo agio nel ruolo di centrale piuttosto che in quello di terzino) ed infine Taye Taiwo. Il ragazzo nigeriano inizia ad integrarsi nei meccanismi allegriani, tanto è vero che è apparso più intraprendente. Dalla sua Taye vanta un’ottima esperienza europea, infatti, grazie all’aiuto del pubblico, è apparso a suo agio sul settore sinistro del campo proponendosi più volte sia per il cross che per la conclusione. Ora qualche partita giocata consecutivamente può dargli la fiducia per farlo esplodere definitivamente con la maglia rossonera. A centrocampo Alberto Aquilani, buone le sue geometrie peccato per qualche errore in fase realizzativa. Davanti alla difesa Mark Van Bommel, quasi perfetto, il “quasi” rimane per l’errore in disimpegno che stava per costare il gol. Se la squadra gira Mark diventa insostituibile. Sulla sinistra un sempre più integrato Antonio Nocerino. In attacco la coppia Ibrahimovic Cassano, quest’ultimo è sembrato stanco e forse meriterebbe una partita di riposo. Alle loro spalle un ritrovato Kevin Prince Boateng, il ghanese è apparso meno confusionario e più pragmatico del solito.
La partita è stata a tratti godibile, vero la differenza tecnica fra le due formazioni era evidente, ma la mentalità europea della squadra allenata da Hančarėnka ha facilitato lo spettacolo. Infatti a differenza delle piccole squadre italiane il Bate ha provato ad attaccare il Milan quindi non si è semplicemente limitato a difendere in 11 dietro la linea della palla.
Sarebbe bello per lo spettacolo che anche in Italia le piccole squadre si giocassero a viso aperto la partita, se così fosse magari eviteremmo certi squallidi 0 – 0.


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