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Milan - Barcellona, alla Scala di Milano in scena l'orchestra diretta da Guardiola!

di Jacopo Galvani

Mercoledì 28 marzo alla Scala del Calcio di Milano, si affrontano Milan contro Barcellona. Il direttore dell’orchestra blaugrana, Pep Guardiola, dispone i suoi elementi con un 4 – 3 – 3 molto flessibile. Infatti si trasformava, in base alle situazioni di gioco, in un 4 – 2 – 3 – 1, o in un 3 – 4 – 3 od addirittura trasformava la difesa da 4 a 2 facendo allargare di due difensori centrali. I movimenti dei giocatori in campo erano praticamente perfetti. I solisti Xavi, Iniesta, Dani Alves, Sanchez e Messi completavano lo spettacolo calcistico. Vedere il portatore di palla avanzare ed avere sempre 2/3 scelte a disposizione a cui scaricare la sfera è impagabile. Il gioco eseguito ad uno o due tocchi al massimo è stato una grazia per gli occhi esigenti della Scala milanese. I rossoneri hanno risposto con il solito 4 – 3 – 1 – 2. In porta Christian Abbiati, il portierone di Abbiategrasso si è reso decisivo in almeno due interventi. Sulla destra Daniele Bonera. Buona la sua prestazione anche se più sicuro quando è stato dirottato al centro della difesa. Nel ruolo di centrale dimostra di avere molta più sicurezza e fiducia. Coppia centrale formata da Philippe Mexes e Alessandro Nesta. I due hanno disputato un’ottima partita contro avversari non propriamente teneri. Sulla sinistra la sorpresa assoluta della serata, Luca Antonini. Il buon Luca ha sfruttato a pieno le proprie caratteristiche, diventando leggendario recuperando in velocità Alexis Sanchez. A centrocampo, nel ruolo di mezzala destra, Antonio Nocerino. Il buon Antonio si è dimostrato volenteroso, qualche buon inserimento senza palla. Davanti alla difesa un monumentale Capitan Ambrosini. Ambro, ha corso e recuperato un infinità di palloni. Nel ruolo di mezzala sinistra l’eterno Clarence Seedorf. Come volevasi dimostrare. La partita conta, il palcoscenico è importante, e lui pesca dal cilindro la prestazione d’applausi. Clarence ha 35 anni, è la croce e la delizia del Milan. Più la pressione si fa importante e più lui si esalta. Non avrà più la corsa di un tempo, ma la classe rimane tanta e soprattutto purissima. Sulla trequarti Kevin Prince Boateng. Per il ghanese si è trattata di una buona prestazione ma, ha dato si quantità iniziale, ma dopo, con il passare dei minuti è sparito dalla partita. Purtroppo, ieri sera, è emerso che il Milan ha bisogno di un rifinitore che sia in grado di lanciare a rete gli attaccanti rossoneri. Coppia d’attacco formata dal duo svedese brasiliano: Zlatan Ibrahimovic e Robinho. I due hanno profondamente deluso le attese sia dei media sia del pubblico rossonero. Hanno entrambi sbagliato due gol clamorosi. Ibra si è meritato la sufficienza perché almeno si è sacrificato per la squadra, Robinho è stato anche poco incisivo sia nell’uno contro uno sia a livello di intensità. È vero che l’attenuante per il brasiliano sta nel fatto che è stato recuperato all’ultimo secondo, ma non giustifica comunque l’enorme e pesantissimo errore sottoporta.
Caro Ibra, se vuoi vincere il pallone d’oro sono questi i gol che devi fare, segnane uno in meno contro il Palermo ma esaltati in Champions League contro la squadra più forte al mondo!
Ultimissima considerazione, il risultato di 0 – 0 era per i rossoneri la miglior combinazione possibile, infatti ora in una partita secca al Camp Nou, si ha a disposizione più risultati positivi mentre il Barca deve per forza vincere.


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