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Juventus – Milan, Gattuso gol, il giusto tributo ad un grande cuore rossonero!

di Jacopo Galvani

Nell’anticipo di campionato di sabato 5 marzo 2011 allo stadio Olimpico di Torino si affrontano Juventus Milan. I padroni di casa si schierano con un classico e probabilmente arcaico 4 – 4 – 2 dove spicca l’esclusione dell’unico giocatore in grado di risolvere la partita, cioè Alex Del Piero. Sempre nella formazione Juventina spicca la prova di un discreto Krasic. I rossoneri rispondono con un 4 – 3 – 1 – 2 dove in porta l’inattivo Christian Abbiati, davanti a lui la difesa a quattro formata da Ignazio Abate, coppia centrale formata dal formidabile duo Alessandro Nesta e dal monumentale Thiago Silva, sulla sinistra Marek Jankulovski. A centrocampo da destra verso sinistra i tre soldati, capitan Gennaro Gattuso, Mark Van Bommel e Mathieu Flamini. In avanti i 3 ragazzi cattivi, i bad boys milanisti, Kevin – Prince Boateng, Antonio Cassano e Zlatan Ibrahimovic. Boateng, impiegato ancora una volta nel ruolo di trequartista (fantasista), ha dimostrato di essere bravo negli inserimenti senza palla, di avere ottima corsa ma di non avere la genialità dell’ultimo passaggio, cosa che generalmente è chiesta a chi ricopre quel ruolo. Boateng è il classico centrocampista moderno, quindi il suo ruolo in questo Milan dovrebbe essere in uno dei tre di metà campo.
Premettendo che la partita non è stata, ne spettacolare, ne avvincente e nemmeno tattica, di fronte al Milan un’ex grande squadra. I bianconeri sono apparsi senza idee tattiche e soprattutto è sembrato che l’allenatore Del Neri non abbia più il controllo della rosa juventina, forse le dimissioni non sarebbero poi così azzardate. Dimostrazione sta nello stato confusionale della gestione dei cambi, infatti le classiche sostituzioni che non rivoluzionano la squadra ne sono la dimostrazione. Toni per Iaquinta e Matri per Del Piero, non un azzardo solo dimostrazione di stati confusionali totali.
Da sottolineare come l’assenza di Pato sia stata determinante infatti i rossoneri hanno creato solo due vere occasioni da gol, una con Ibrahimovic nei primi minuti di gioco e l’altra con Antonio Cassano che dopo aver messo a sedere due difensori bianconeri non è riuscito a siglare il gol del vantaggio milanista. Il ragazzo di Pato Branco non va criticato ma solo osannato, lui può diventare una delle stelle del calcio mondiale.
Ultimo plauso è per Ivan Gennaro Gattuso, che è stato giustamente criticato per l’osceno gesto della partita di Champions League, ma il suo gol per quanto brutto o definito anche “gollonzo” è stato il giusto coronamento ad un campione assoluto, che ha fatto della grinta e del cuore la sua arma vincente di questi anni di carriera. Gennaro ha sempre corso, lasciando il palcoscenico ai grandi giocatori, infatti negli 11 anni milanisti sono passati grandi stelle e lui è sempre stato presente e mai riconosciuto come un vero fuoriclasse nel suo ruolo. Per una volta i flash della grande sfida non sono per Ibrahimovic, Kakà, Rivaldo, Ronaldo ecc ma per un vero cuore rossonero fatto di grinta e volontà. Piedi ruvidi ed amore per una maglia, questo è Gattuso un ragazzo qualunque di Corigliano Calabro.
 


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