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Genoa - Milan, padroni di casa rinunciano a giocare, il Milan ne approfitta!

di Jacopo Galvani

Allo stadio Marassi di Genova si sono affrontati Milan contro Genoa. I padroni di casa si sono schierati con un 3 – 5 – 2. Spicca la prova di Miguel  Veloso. Il portoghese dimostra di avere un sinistro molto dolce, da tempi di gioco quasi perfetti. Inspiegabile come le grandi italiane non si siano mai accorti della sua classe. Veloso è un titolare della nazionale portoghese. Altro giocatore che potrà far bene è sicuramente Zè Eduardo. Il brasiliano è un giocatore di assoluto valore. Nella sua patria ha giocato per il grande Santos di Neymar e Ganso, sua dote principale? L’assist, ma ovviamente anche qualche gol, ha dribbling e fantasia, in 29 presenze ha realizzato 10 gol. I rossoneri allenati da Mr. Allegri si sono schierati con un 4 – 3 – 1 – 2, in porta l’ex Marco Amelia, in sua difesa, nella linea a quattro, da destra verso sinistra, Ignazio Abate, coppia centrale formata da Thiago Silva e Mario Yepes, sulla sinistra Luca Antonini. A centrocampo un buon Alberto Aquilani, davanti alla difesa capitan Massimo Ambrosini e nel ruolo di mezzala sinistra Antonio Nocerino. Quest’ultimo è stato l’uomo più pericoloso dell’attacco rossonero. Sulla trequarti Kevin Prince Boateng, davanti a lui la coppia d’attacco formata da Zlatan Ibrahimovic e Robinho. Quest’ultimo sbaglia per l’ennesima volta un gol semplicissimo. Cosa succede al ragazzo venuto dal Brasile? Perché un giocatore della sua caratura diventa così goffo sotto porta? Le tesi possono essere tante e tutte altrettanto credibili, ma la vera soluzione può solo trovarla lo stesso Robinho. In questa rubrica è stata avallata l’ipotesi che il numero 70 rossonero coprisse troppo campo e di conseguenza perdesse di lucidità davanti al portiere. Ma i gol sbagliati contro Barcellona e Genoa fanno sgretolare l’ipotesi. Forse un lavoro psicologico da parte dello staff milanista può recuperare la vena realizzativa del campione brasiliano.
La partita è stata piuttosto brutta, il rinunciare a giocare della squadra allenata da Alberto Malesani ha fatto il tutto. Anche se si è di livello inferiore all’avversario, non si può scendere in campo con la speranza di non prenderle, perché quando gli avversari sono nettamente superiori, è molto probabile che prima o poi possano trovare la via del gol.  Quindi come affrontare una grande? Provando ad esprimere il proprio gioco. Perdere 1 a 0 o 5 a 0 ai fini della classifica non cambia proprio nulla, quindi provare a giocarsela e  tentare il colpaccio, questa deve essere la mentalità di una squadra, l’Udinese lo sta dimostrando da diversi anni. Ultima nota è la qualità espressa dal giovane Merkel. L’ex rossonero ha dimostrato di avere grande qualità e personalità, il tedesco può essere tranquillamente un futuro giocatore del Milan.
Anche se solo per un giorno, il Milan è tornato in cima alla classifica, quindi può iniziare a sognare il trionfo e con qualche accorgimento nel mercato di gennaio può diventare realtà.


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