Barcellona-Milan, Thiago Silva salva il gioiello di Pato!
Martedì 13 settembre 2011 allo stadio Nou Camp di Barcellona, si sfidano, per la prima partita del girone di Champions League Barcellona contro Milan. I padroni di casa definiti universalmente la squadra più forte ed anche in questo match non hanno perso occasione per ricordarlo all’intero mondo calcistico. Da sottolineare le prove eccelse di Messi, Xavi, Abidal e sino al momento della sostituzione anche di Iniesta (uscito anzitempo causa infortunio). Il 4 – 3 – 3 blaugrana è inimitabile attualmente, perché in casa rossonera non esistono interpreti simili.
I rossoneri di Allegri si sono schierati con il classico 4 – 3 – 1 – 2. In porta Christian Abbiati, da destra verso sinistra la difesa a 4 schierata così: Ignazio Abate, coppia centrale formata da due monumentali giocatori quali Alessandro Nesta e Thiago Silva ed infine Gianluca Zambrotta. Buona la sua prova ma colpevole sul gol del momentaneo 1 a 1. A centrocampo Nocerino (spaesato in un palcoscenico così importante, forse l’impiego dal primo minuto di uno fra Ambrosini o Aquilani sarebbe stato più indicato) Mark Van Bommel davanti alla difesa (prova perfetta la sua) ed infine sul centrosinistra Clarence Seedorf. La sua esperienza e la sua personalità non ha fatto affondare la squadra nei momenti più duri. In attacco la coppia formata da Antonio Cassano e Alexandre Pato. Quest’ultimo ha dimostrato di essere diventato un giocatore vero e dopo il derby dello scorso anno e la partita di ieri sera, la sua trasformazione è quasi completata da brutto anatroccolo a cigno, ormai manca poco alla sua definitiva esplosione calcistica.
I tifosi milanisti dovrebbero essere contenti del risultato, ma del gioco espresso assolutamente no, perché non rispecchia la mentalità vincente “Berlusconiana”. L’intervista nel post partita di Adriano Galliani ne è la prova, infatti nelle sue dichiarazioni c’era ammirazione per il gioco espresso dai blaugrana.
Errori tattici ce ne sono stati in entrambe le parti, da parte di Guardiola di aver sottovalutato la velocità di Pato, infatti inizialmente ha schierato una coppia di difesa formata da due centrocampisti e soprattutto non veloci. Il papero ha impiegato circa 25 secondi per infilare il duo difensivo e portare in vantaggio il Milan. Da parte di Allegri di mentalità, perché nel momento dell’infortunio di Kevin Prince Boateng lo ha sostituto con l’ennesimo incontrista (Ambrosini) e non con Aquilani che avrebbe potuto dare più geometrie e più possesso palla. Probabilmente uno dei motivi per cui i rossoneri hanno superato poche volte la linea di centrocampo, è dovuta anche dal fatto che in campo ci fossero schierati pochi palleggiatori e troppi incontristi, che non riuscivano per caratteristiche a servire gli attaccanti. Dimostrazione sta nel fatto che le uniche volte in cui il Milan è riuscito a superare la metà campo avversaria, ha quasi sempre creato veri pericoli.
Se per Pato, Abate e Thiago Silva l’esame europeo è stato superato, per Massimiliano Allegri bisognerebbe parlare di rimandato alla prossima partita. Insomma per affermarsi in Europa ci vuole anche il coraggio di attaccare per vincere.