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Barcellona - Milan, lezioni a casa Guardiola!

di Jacopo Galvani

Martedì 3 aprile allo stadio Camp Nou di Barcellona, si affrontano per la gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League Barcellona contro Milan. I padroni di casa allenati da Pep Guardiola si sono schierati inizialmente con un 3 – 4 – 3 che durante la gara si è trasformato nel più tradizionale 4 – 3 – 3. Da sottolineare le prestazioni di Puyol, Iniesta, Xavi ed ovviamente quella del Re Messi. I rossoneri allenati da Max Allegri si sono schierati con l’imprescindibile 4 – 3 – 1 – 2. In porta Christian Abbiati, incolpevole sui tre gol subiti. Sulla destra, nella difesa a quattro, Ignazio Abate. Per il terzino milanista si è trattata di una partita molto difficile ed il pressing asfissiante del Barca non l’ha certo favorito. Coppia centrale formata da Philippe Mexes e Alessandro Nesta. Il francese è responsabile sul primo gol subito. D’altronde il pressing continuo blaugrana non lascia possibilità d’errore. Mentre Sandro Nesta ha disputato una buona prestazione ed il rigore da lui provocato probabilmente non c’era. Gente come Nesta andrebbe clonata, infatti il romano numero tredici milanista, ha arginato il marziano Messi con grande destrezza ed esperienza. Sulla sinistra un anonimo Luca Antonini. Perché anonimo? Perché la sua prestazione è stata anch’essa condizionata dal gioco del Barcellona. A centrocampo, sulla destra, Antonio Nocerino. Il buon “Noce” è stato autore dell’unico gol milanista, ma per il resto della partita si è limitato al compitino ed anche lui è finito nel vortice diretto da Gardiola. Davanti alla difesa, Capitan Massimo Ambrosini. Prestazione super per il biondo pesarese. Ha recuperato un infinità di palloni ed è stato l’ultimo ad arrendersi allo strapotere avversario. Sulla sinistra Clarence Seedorf. Le speranze erano in lui, ma ha deluso le attese, solo qualche buona giocata ma troppo poco per la sua classe. Clarence si è spinto più volte sulla trequarti ma senza aver mai dato continuità. Sulla trequarti Kevin Prince Boateng. Il ghanese è risultato inesistente. Non riusciva a trovare la collocazione in campo. Non supportato dai compagni Kevin ha cercato di svariare sul fronte d’attacco e collocandosi di fatto sempre nel punto sbagliato. Coppia d’attacco formata da Robinho e Zlatan Ibrahimovic. Che dire di questa coppia? Sulla carta dovrebbero essere esaltanti, ma più la partita si fa dura e più spariscono. Ibra ha il merito dell’assist a Nocerino ma poi poco altro. Da uno come lui ci si aspetta la giocata ed il gol vincente.
Visto lo strapotere del Barcellona cosa ci vuole per replicare ed avvicinarsi alla loro intensità di gioco? È un’impresa quasi impossibile, ma per prima cosa sul mercato bisognerebbe tornare a cercare giocatori che siano prima di tutto tecnici e poi corridori. In Italia si vincerà anche con la corsa, ma in Europa si vince quasi solo esclusivamente con la tecnica. Punta e tacco servono! Quindi basta cercare corridori ed incontristi, ora per fare il definitivo salto di qualità servono 3 o 4 giocatori di tecnica assoluta. L’ultimo Milan vincente in Europa aveva in rosa gente come Sheva, Rui Costa, Seedorf, Serginho, Cafù, Pirlo, Rivaldo, Redondo, poi si sono inseriti Kakà, Pato, Ronaldo ecc. Ora se si vuol tornare grandi anche in Europa, bisogna riprendere a pensare e sognare da grandi, quindi cercando il talento e poi la prestazione fisica. Comprare giocatori non affermati, visto che i soldi per le stelle ora non ci sono e cercare di costruire una squadra per il futuro che vista la presenza di Ibra può essere vincente anche nel presente.


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