Passo indietro? No!! Il Milan sia pure lentamente è in progresso
Il risultato del Milan al Tardini di Parma è deludente, il gioco no. Quindi su questo piano ci sono stati altri confortanti passi in avanti. Il pareggio conseguito a Parma si porta dietro diverse recriminazioni. I rossoneri sono andati per primi in vantaggio con El Shaarawy (quarto gol in tre partite!!!) e due minuti dopo hanno mancato il colpo del definitivo ko con Boateng. Chi sbaglia paga. Così al 21’ del secondo tempo la rete dell’ 1 a 1 è arrivata su un’ennesima palla inattiva (è la quinta in sei partite): calcio di punizione di Galloppa deviato da De Jong Per il Milan di questi tempi Parma non era un tappa facile ma piena di insidie. A posteriori si poteva vincere, non esserci riusciti frena la rincorsa verso posizioni di classifica più consone, ciò nonostante i progressi sono indiscutibili.
Il Milan contro il Cagliari brutto (a detta di Tassotti) e vincente, mentre al Tardini i rossoneri hanno disputato un buon match soprattutto nel secondo tempo, il migliore della stagione, a dimostrazione che la condizione atletica incomincia ad essere buona. Nulla di trascendentale sia ben chiaro, ma almeno si è vista una squadra più veloce e con ritmi decisamente più alti rispetto al noioso e infruttuoso primo tempo. Un segno di crescita. Certi traguardi adesso come adesso rimangono molto lontani e non alla portata.
Ambrosini e De Jong sono ottimi incontristi ma quando si tratta di impostare la manovra offensiva denunciano riconosciuti limiti tecnici. Non c’è organizzazione e manca la fantasia. Bisogna dare maggiore concretezza ad un attacco che vive esclusivamente di spunti e prodezze isolate. Se le avversarie si sbilanciano ed escono dal bunker della loro metà campo allora i nostri contropiedisti, il Faraone e Bojan hanno più possibilità di far male alle difese. Non a caso il gol del vantaggio rossonero è scaturito da una ripartenze veloce di Bojan che ha aperto sulla sinistra per El Saaharwy , scatto e dribbling su Zaccardo e gran diagonale che uccella Mirante in uscita. Due minuti dopo Bojan confeziona un altro assist per il liberissimo Boateng che di testa mette a lato di un niente.
Nota margine: il Signor Robinho deve darsi una calmata. Il suo poco edificante show, con tanto di spinta e insulti a Bonera che al termine del match lo invitava a presentarsi al centro del campo per stingere la mano agli avversari, va severamente richiamato all’ordine. La sportività non deve mai fare difetto ad un professionista.
Chiuso un capitolo nell’immediato se ne aprono altri due per nulla semplici. In Champions con lo Zenit e il prossimo turno di campionato a San Siro contro l’Inter. Scusate se è poco. Due test che dovranno stabilire se dobbiamo rinfoderare definitivamente i sogni di gloria o se invece possiamo permetterci il lusso si riconsiderarci una squadra competitiva ai massimi livelli.