Milan rimandato, non bocciato
Dopo Milan-Napoli potrà sembrare strano usare come termine di paragone Bayern-Juventus. Se i tedeschi, per quanto concerne il gioco espresso, sono il massimo, la Juventus è inferiore ma in Italia è la squadra più forte. Entrambe però hanno in comune la stessa filosofia di gioco: un calcio totale a ritmi alti con giocatori che coprono, altri che spingono in avanti, altri ancora che vanno come delle schegge sulle fasce laterali per tutto l’arco del match e non a sprazzi come invece capita quasi regolarmente al Milan. La squadra rossonera quando rallenta è oramai consuetudine subisce le rimonte degli avversari o comunque va in chiara difficoltà. I match con la Fiorentina e col Napoli in ordine di tempo sono le ultime tangibili testimonianze.
Contro il Napoli, Milan rimandato non bocciato, ma oggi come oggi non ci sono i presupposti per laurearsi ai massimi livelli. Se poi chi dirige tecnicamente la squadra fa delle scelte che alla lunga non si rivelano del tutto azzeccate allora non si può pretendere di salire sul podio più alto. Mosse quindi discutibili alla base di un pareggio che tutto sommato non è male visto che per 22 minuti il Milan ha giocato in 10 contro 11 per l’espulsione di Flamini (autore del gol) e con Abbiati miracoloso in due circostanze. Senza Balotelli squalificato privarsi, per scelta tecnica, anche di El Shaarawy equivale a disinnescare le potenzialità del reparto avanzato. Robinho, Boateng e Niang messi insieme hanno segnato in campionato complessivamente 4 gol (2 Robinho che non va in gol dal dicembre 2012 e che ha giocato una sola partita da titolare, 2 Boateng , 0 Niang.) Il Faraone, benchè a secco da 6 turni, ha uno score stagionale di 19 reti in 39 partite di cui 16 in campionato. Forse era l’occasione giusta, considerata l’importanza della posta in palio, schierarlo dal primo minuto per dare una mano all’isolato Pazzini fra l’altro al rientro dopo più di un mese. La Juventus non ha grandi bomber, ma sopperisce e domina in campionato mandando a rete i centrocampisti (6 con 24 reti stagionali ) e difensori (3 con 6 gol). Il Milan invece dipende dai bomber (41 reti delle 56 totali sono state realizzate dagli attaccanti) anche se ultimamente Flamini (2 reti) e Montolivo hanno salvato baracca e burattini.
Il distacco dal secondo posto rimane immutato si assottiglia, invece, il vantaggio sulla Fiorentina che ora è a 4 punti. Tenuto conto che il prossimo avversario del Milan è la Juventus e che i viola giocano in casa col Torino qualche preoccupazione in più è legittima.