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In casa Milan qualcuno deve recitare il mea culpa. Bisogna correre ai ripari ma il gioco dov'é?

di Tiziano Crudeli

Allo stato attuale il Milan ha dimostrato di essere una squadra che non sa difendersi  e non sa attaccare. Analisi cruda ma realistica.  Basta esaminare attentamente la dinamica del gol subito e delle diverse opportunità concesse all’ottima Atalanta. In occasione del gol subito Denis, spalle alla porta, difende palla si allarga e poi ha tutto il tempo per alzare la testa e rendersi conto che sta arrivando dalle retrovie Cigarini che  una volta servito piazza la palla nell’ angolino alla sinistra di Abbiati vanamente proteso in tuffo. Non è episodio sporadico, ma i bergamaschi hanno centrato anche  un palo sempre con Denis che ha avuto tutto il tempo di controllare la sfera e con una giravolta si è liberato  della marcatura di Acerbi e ha lasciato partire  una gran botta a fil di palo. Anche Moralez, smarcatissimo a centro area,  ha sfiorato il raddoppio vanificato da un grande intervento di Abbiati.  Là in mezzo nel cuore della  difesa rossonera ci si distrae con troppa facilità.

La manovra offensiva è  lenta e prevedibile. In cabina di regia c’è gente più portata a distruggere che a costruire così davanti non arrivano palloni giocabili. Pazzini non tocca palla o quasi. El Shaarawy ci prova con conclusioni da fuori. Qualche cross, quasi sempre preda dei saltatori bergamaschi,  un gol mancato per  un nonnulla  da De Jong che in spaccata non è arrivato  all’ultimo decisivo impatto, sono le scarse annotazioni registrate nel match disputato a San Siro  dall’asfittico Milan. Dettagli utili per avere un’idea della pochezza della squadra di Allegri. Ci si chiede: è mai possibile che dal 9 luglio, giorno di inizio lavori, ad oggi dopo  5 amichevoli da novanta minuti, 2 da quarantacinque e 3 partite di campionato, la squadra rossonera non abbia ancora assimilato un gioco accettabile? Non c’è qualità. E questo lo sapevamo, ma col materiale a disposizione, che quantomeno sulla carta  vale  gli organici della Sampdoria e dell’Atalanta, è assurdo che non si riesca a produrre una manovra decente!

Eppure i tanti muscolari (De Jong, Boateng, Nocerino, Ambrosini)  dovrebbero aggredire gli spazi,  garantire forza, potenza, intensità, grinta, aggressività e velocità d’esecuzione. E invece la circolazione della palla si dipana con una lentezza e prevedibilità esasperanti. Contro l’Atalanta tutti i rossoneri, senza un minimo di costrutto, andavano regolarmente a sbattere contro l’invalicabile muro difensivo dei bergamaschi. Intanto il Milan ha eguagliato il  primato di una clamorosa partenza falsa tra le mura amiche  che resisteva da 82 anni.   Qualcuno deve assumersi le proprie responsabilità,  recitare il mea culpa, darsi una svegliata  e correre immediatamente ai ripari ,  visto che la Champions bussa alle porte.


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