Il Milan sta toccando il fondo (della classifica)
A Roma contro la Lazio per il Milan è arrivata la quinta sconfitta in otto partite di campionato. Non succedeva da 71 anni. I rossoneri sono davvero conciati male. Non era giusto pretendere un Milan da primato ma ritrovarlo invischiato nei bassifondi della classifica è davvero assurdo.
Adesso bisogna avere l’umiltà di rimboccarsi le maniche e lottare su ogni palla sputando sangue. Dimentichiamo schieramenti che non possiamo più permetterci. L’Inter ha vinto il derby col catenaccio e noi abbiamo la presunzione di inseguire sogni di gloria con un gioco spettacolare che, ora come ora, non è alla nostra portata. Dobbiamo avere l’umiltà di entrare in una dimensione diversa. Ci sono giocatori che hanno un rendimento scadente e non sono più all’altezza della situazione. Sono indispensabili scelte coraggiose e moduli tattici più adatti al momento critico. Boateng è la brutta copia di quello della scorsa stagione e quindi va momentaneamente accantonato. Nocerino invece pure. Se Montolivo in Nazionale gioca bene e nel Milan no, significa che è stato impiegato male e che non c’è un’organizzazione in grado di metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio.” Monto” non è un fuoriclasse ma è l’unico che ha i piedi buoni e un’idea di gioco, allora forse è il caso di mettergli accanto due centrocampisti incontristi che gli consentono di dedicarsi principalmente alla costruzione della manovra e alle conclusioni a rete dalla media e lunga distanza creando un’alternative alle punte. Pazzini gettato nella mischia e abbandonato al suo destino senza adeguati rifornimenti e cross dalle fasce è inutile e addirittura controproducente. Attenzione non voglio sostenere che il Pazzo è un campione, ma ovunque è andato ha sempre segnato molti gol. A completare il quadro poco edificante mettiamoci pure una difesa e un portiere inguardabili.
Allegri è costretto a resettare il Milan o altrimenti è destinato ad essere l’unico capro espiatorio, quando invece le responsabilità devono essere condivise con altri. Il match col Malaga è lo spartiacque. Una eventuale sconfitta sarebbe una mazzata pesantissima. El Shaarawy, 5 gol in 8 partite, Pato, Emanuelson, e Robinho possono aiutarci a risalire la china, ma il tempo a disposizione per recuperali al cento per cento è poco, il baratro, intanto, è dietro l’angolo. Con una disposizione più accorta, col sacrificio di tutti, con una decente organizzazione e una maggiore velocità d’esecuzione probabilmente è possibile ritrovare un minimo di dignità. Già perché la rosa così com’è non è di primissima qualità ma neppure scarsa.