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E' successo di tutto, l'arbitro protagonista di un grande match

di Tiziano Crudeli

Onestamente se mi avessero detto prima di Fiorentina -Milan:  “Ti va bene il pareggio ?” Avrei  risposto: “Si”  La Fiorentina sul campo amico andava a gonfie vele e quindi  ritenevo la trasferta  in Toscana molto insidiosa. A mio  modo di vedere  il  2 a 2 finale è giusto. Ma, per come si erano messe le cose, col Milan  avanti per 2 a 0 (grazie a Montolivo che ha confezionato  anche l’assist  per Flamini)  e i viola in 10 uomini per l’espulsione di Tomovic,  mi ero illuso che i rossoneri  potessero portare in porto il prezioso successo.  Sono, però,  emersi i parecchi limiti e  l’incapacità  di gestire il risultato. Indipendentemente dalle discutibili decisioni arbitrali a quel punto un squadra di rango  doveva saper  gestire il risultato col possesso e circolazione di palla e invece sembrava che il pallone scottasse tra i piedi dei  milanisti.Rossoneri asserragliati davanti alla propria area con la Fiorentina che, pur in inferiorità numerica,  premeva a tutto spiano a ridosso dell’area avversaria.  Milan troppo remissivo e poco propositivo.Il penalty di Nocerino e quello ingenuo di De Sciglio hanno consentito ai viola di risalire la china.
Le sviste arbitrali hanno fortemente condizionato l’esito del match.  Due  rigori concessi, di cui uno molto dubbio, due non  assegnati nel secondo tempo sul 2 a 2 - per un intervento  su Abate al 40’  e fallo di mano nettissimo di Roncaglia al 47’-, l’espulsione esagerata del giocatore viola, le ammonizioni a pioggia (una costerà a Balotelli -che era diffidato- la squalifica nel prossimo  turno contro il Napoli)  hanno suscitato e suscitano polemiche a non finire.   Ognuno  tira l’acqua al proprio mulino e si sente vittima.  Tanti errori in serie non si erano mai visti. Il Signor Tagliavento arbitro internazionale,categoria Elitedell’Uefa,  bocciato su tutta la linea. A completare il quadro la gazzarra in tribuna d’onore con   lancio di  monetine a Galliani e al suo staff, una delle quali  ha ferito una guardia del corpo dell’ Amministratore Delegato rossonero, gli insulti triviali,  i cori contro Montolivo-che ha risposto con un gran gol (il quarto in campionato)- sono esempi poco edificanti di una preoccupante antisportività sempre più diffusa.


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