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Tutto sullo Zenit di Spalletti

di Vincenzo Vasta

Domani il Milan scenderà in campo per la seconda partita del girone eliminatorio di Champions League. Contro lo Zenit, i rossoneri si giocheranno una buona fetta della qualificazione, visto il deludente pareggio casalingo contro l’Anderlecht, così come la squadra di San Pietroburgo dato la sconfitta rimediata in casa del Malaga. Il match è un’assoluta novità del panorama calcistico, visto che le due squadre non si sono mai incontrate. Tre invece, i precedenti tra il diavolo e le squadre russe. Lo Zenit, come molti sanno, è allenato da Spalletti con ottimi risultati. L’ex mister della Roma e Allegri si sono incontrati come avversari in Italia, quando Allegri allenava ancora il Cagliari: sue due partite un pareggio e una sconfitta a favore di Spalletti. L’attuale tecnico dei russi inoltre, è stato più volte “candidato” alla panchina del Milan, anche prima che la scelta ricadesse sull’allenatore livornese. Nel Premier League russa  lo Zenit, con 18 punti, naviga a cinque distanze della vetta attualmente occupata dall’Anzhi di Eto’o. Così come i rossoneri infatti, i russi non stanno riuscendo ad esprimere appieno le proprie qualità, nonostante gli arrivi di Witsel e Hulk. Proprio i due nuovi acquisti sono senza dubbio gli elementi di punta di una rosa comunque dotata di buonissimi calciatori come Danny, Kerzhakov, Shirokov,  Bruno Alves, Criscito ed il portiere Malafeev. Stando alle ultime indiscrezioni,  Spalletti schiererà un 4-3-3 molto offensivo e fondato su un gioco veloce e ficcante. I nuovi arrivati, così come il terzino italiano, non dovrebbero far parte del match. La società del presidente Dyukov non sta attraversando un momento semplice visto che nelle scorse settimane due giocatori sono stati messi fuori rosa a causa di alcuni malumori frutto del lauto stipendio riservato a Witsel ma soprattutto al brasiliano Hulk. La riconferma del tecnico italiano è stata addirittura messa in dubbio dai vertici societari proprio per la cattiva gestione della vicenda. Il Milan è atteso da una squadar molto pronta sia tatticamente che tecnicamente e da un ambiente tutt'altro che "accogliente". 


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