Tutto sul Brugge: ha il monte ingaggi da bassa Serie A e un traghettatore che ha compiuto un'impresa
Il Club Brugge è sicuramente la squadra più vincente del calcio belga da dieci anni a questa parte e quella che si è fatta maggiormente apprezzare in Europa. Se il Belgio è ottavo ne ranking UEFA e può iscrivere due squadre alla Champions League gran parte del merito è dei blau-zwart capaci di raggiungere due stagioni fa gli ottavi di Champions, finendo davanti udite udite a Bayer Leverkusen e Atlético Madrid. E l'anno scorso solo la Fiorentina in semifinale pose fine alla corsa della squadra in Conference League.
Per arrivare fino a qui bisogna risalire allo scorso marzo, con l'esonero di Ronny Delia. Che peraltro aveva qualche giorno prima denunciato la presenza di talpe all'interno dello spogliatoio che facevano uscire notizie destabilizzanti per il suo lavoro. Promosso a traghettatore il tecnico della squadra riserve Nicky Hayen, che ha condotto la squadra alla fase finale del torneo e poi ha messo il turbo: 7 vittorie e 3 pareggi in 10 partite che hanno permesso alla squadra di risalire dal quarto posto alla vittoria del campionato. La conferma è stata inevitabile.
Col monte ingaggi di circa 26 milioni lordi può essere paragonabile per forza finanziaria a una medio-bassa Serie A. Poco meno dell'Udinese, qualcosa in più di Lecce, Parma, Cagliari, Empoli e Venezia Ovviamente gli introiti derivati dai diritti TV del campionato sono dieci volte inferiori a quelli della Serie A. Quindi se da una parte l'obiettivo è quello di essere i più forti in patria, dall'altra ci sono necessità di rendere il club sostenibile perseguendo la linea basata sui giovani da rivendere. L'esempio più noto della storia recente è quello relativo a Charles De Ketelaere, ceduto al Milan per una cifra record per il calcio belga. Nell'ultima finestra di mercato il sacrificato è stato Igor Thiago, punta brasiliana ceduta al Brentford per 33 milioni. Solo l'anno prima era stato acquistato dal Ludogorets per 11.
La squadra attuale ha trovato una sua quadra giocando con un 4-3-3 all'olandese con due centrocampisti difensivi e uno con compiti offensivi. Vanaken a centrocampo è un'istituzione, è il leader della squadra che segna e sa segnare. È da tenere d'occhio nelle palle inattive perché sa segnare su punizione oppure può inserirsi da calcio da fermo e segnare di testa. È sicuramente cresciuto molto Skov Olsen rispetto ai tempi del Bologna e i numeri sottoporta sono da cecchino: 26 reti e 8 assist in tutte le competizioni la passata stagione, già 4 reti in 10 partite quest'anno. Piace al Milan così come piaceva ai rossoneri il centrocampista difensivo nigeriano Raphael Onyedika, giocatore chiave a centrocampo. Punti deboli forse una difesa acerba ma che comunque ha alcuni giovani che promettono bene. Tra i pali l'eterno Mignolet, ex Liverpool.
Chiudiamo con un dilemma: si dice Brugge o Bruges? Se siete dei puristi sappiate che il club è stato fondato col nome Brugge, poiché la città sorge nella parte di lingua olandese essendo situata nelle Fiandre Occidentali. Bruges è invece la variante di lingua francese. E lo stesso stemma ufficiale recita la sola scritta: "Club Brugge". Curiosa la versione spagnola, dove il nome della città è stato ispanizzato in "Brujas" che tradotto significa "Streghe".