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Muriel è il sorvegliato speciale, ma prendiamoci cura dell'ex Oddo

di Emiliano Cuppone

La sfida di quest’oggi con il Lecce è alquanto insidiosa, più di quanto ci si possa attendere da una squadra che staziona al terz’ultimo posto della classifica di Serie A.
I salentini vengono da un ottimo momento, nelle ultime tre partite disputate i ragazzi di Cosmi hanno ottenuto due vittorie ed un pari, 7 punti come il Milan, andando in rete ben 8 volte e subendo 4 reti. I giallorossi hanno un rendimento splendido fuori casa, hanno ottenuto 15 punti in 13 partite e stazionano all’ottavo posto della speciale classifica. Al contrario la squadra di Allegri sembra soffrire le mura amiche ultimamente, nell’ultimo mese, infatti, sono arrivati solo 2 punti grazie ai pareggi con Juventus e Napoli.
Il Lecce ha una discreta percentuale di possesso palla, pari al 47%, ma con un’ottima gestione del pallone come evidenziato dal 78,6% di passaggi riusciti. La formazione di Cosmi non è avvezza ad una lunga trama di passaggi ed alla gestione ordinata della manovra, spesso si affidano al lancio lungo, ben 76 volte per partita, secondi solo al Milan che ha una media di 80 lanci per apparizione.
I salentini sono molto bravi sulle palle alte, vincendo il 52% degli scontri aerei, caratteristica non da poco quando si affronta il Milan, squadra che svetta meglio di tutte le altre nel nostro campionato e che fonda la propria supremazia proprio sulla forza fisica ed i centimetri di Ibrahimovic e compagni.
Si presentano al tiro 11 volte per partita gli avversari di oggi, sfruttano il campo in tutta la sua ampiezza prediligendo la manovra larga a favorire il gioco sulle fasce, con una manovra che si distribuisce in maniera pressoché equa sui due lati. I pericoli per le avversarie del Lecce arrivano dagli esterni quindi, con una leggera predilezione per la fascia sinistra dalla quale arrivano il 21% delle occasioni da gol e più in generale i tiri dei giallorossi.
Sulle fasce svaria Muriel, vero gioiello della formazione di Cosmi, uomo in più con i suoi 5 gol (secondo miglior marcatore dopo l’assente Di Michele) ed i suoi 4 assist (miglior assistman leccese) in stagione. Il giovane di proprietà dell’Udinese è l’emblema di questa squadra che si affida alla qualità di attaccanti brevilinei, facendo a meno di una prima punta vera e propria. Il ragazzo punta tutto sulla velocità e sfrutta il gioco in verticale con continui lanci, tocca pochi palloni, solo 20,3 per partita, ma con un’ottima media di riuscita dei passaggi, il 73,5%, a dimostrazione che i salentini per arrivare al tiro cercano molto la ripartenza in velocità più che l’azione manovrata.
Il fulcro del gioco in mezzo al campo è sicuramente il capitano Giacomazzi, vera anima della squadra pugliese che si affida ai piedi sapienti dell’esperto mediano uruguayano. Il numero 18 del Lecce lascia partire 43,4 passaggi ogni partita, il migliore in mezzo al campo, con una percentuale di riuscita pari all’80,9%. Un assist in stagione per lui, ogni partita si rende protagonista di 0,6 passaggi che mettono in condizione i compagni di andare in rete, la gestione della sfera, però, non è impeccabile, tanto che Giacomazzi viene spossessato in contrasto almeno 1 volta durante il match e 0,8 volte concede agli avversari la ripartenza con un suo errore in impostazione.
Nel reparto difensivo la manovra passa per i piedi di una vecchia conoscenza rossonera. Oddo è il “Massimo” passatore in squadra con 44,6 passaggi per partita ed una percentuale di riuscita non impeccabile,  pari al 72,3%. L’ex terzino rossonero è l’uomo da cui parte la manovra, si rende protagonista di 7,4 lanci che giungono a destinazione ogni partita, e non concede tanto agli avversari con quel mezzo turnover (palloni persi che rilanciano la manovra avversaria) ogni match.
Importante nella linea arretrata il lavoro di Carrozzieri, l’uomo che svetta meglio in squadra con 3,1 scontri aerei vinti per apparizione, sarà lui a prendersi cura di Zlatan Ibrahimovic che solo una volta è riuscito ad andare in gol quando ha incontrato il roccioso difensore di Cosmi.
Massimiliano Allegri dovrà stare attento sugli esterni quindi, tenere a bada la classe dirompente di Muriel, vero uomo in più e preoccuparsi di non lasciare spazi in ripartenza alla squadra di Cosmi che è bravissima a pescare i propri attaccanti con i lanci che partono da lontano. Pressione alta su Massimo Oddo, vero playmaker arretrato, con Muntari e Robinho che dovranno tentare di metterlo in difficoltà e pressarlo per tenere il Lecce basso, potendo così gestire la manovra. Sarà interessante lo scontro titanico fra Ibrahimovic e Carrozzieri, e sarà importante che Robinho ed Emanuelson sfruttino i palloni sporchi che ne deriveranno, provando ad inserirsi rimanendo al riparo dalle scintille che scaturiranno dalle spallate dei due uomini corazzati.


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