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La resa dei conti

di Giuseppe Bosso

4 marzo 2008, stadio San Siro. Dopo il sofferto 0-0 maturato quindici giorni prima a Londra, il Milan campione d'Europa affronta in casa l'Arsenal nella sfida di ritorno degli ottavi di finale della Champions League, di cui è detentore. Per passare il turno, gli uomini di Ancelotti devono vincere, ma dopo 85 minuti di incertezza, quando sembrano ormai imminenti i tempi supplementari, arriva la doppia mazzata firmata da Fabregas e Adebayor, che gelano Kalac(sostituto di Dida tra i pali)e le speranze rossonere. La squadra di Wenger passa il turno e pare avviata a trionfare nella manifestazione, per poi vedere svanire i suoi sogni di gloria per mano del Liverpool. Molte cose, da allora, sono cambiate per le due squadre(che si sono incrociate in un'unica circostanza, nell'estate 2010, nell'Emirates Cup, quando Marco Borriello segna il suo ultimo gol da milanista prima di passare alla Roma. 1-1 il risultato finale); se Arsene Wenger è ancora l'indiscusso coach dei Gunners, Carlo Ancelotti ha ceduto il passo a Massimiliano Allegri sulla panchina rossonera, dopo la breve parentesi di Leonardo. I due giustizieri del Diavolo, Fabregas e Adebayor, oggi militano rispettivamente nel Barcellona e nel Tottenham, così come ha lasciato l'Arsenal, per approdare in rossonero proprio quell'estate, Mathieu Flamini. E sarebbe passato al Milan, dopo quel confronto, anche il difensore svizzero Senderos, senza però lasciare ricordi particolarmente felici nella mente della tifoseria milanese. Paolo Maldini quella sera chiudeva malinconicamente la sua splendida storia d'amore con la Champions League, alzata due volte da capitano e altre tre volte nella sua gloriosa carriera, in quanto nell'ultima annata agonistica avrebbe giocato la Coppa Uefa, a causa del deludente quinto posto del Milan in quel campionato; l'attacco rossonero, quella sera, tentò vanamente di scardinare la retroguarda britannica con le incursioni di Kakà e Gilardino, prossimi alla cessione, mentre il giovanissimo Pato esordiva nella 'Coppa dalle grandi orecchie'. Da allora, in Champions come nella stessa Coppa Uefa 2009, il cammino europeo del Milan si arresterà sempre al primo turno ad eliminazione diretta dopo la fase a gironi autunnale, e, a parte il Werder Brema, sempre per mano di squadre inglesi(Manchester United e Tottenham). La speranza dei tifosi rossoneri è che questo 'cerchio malefico', iniziato quella sera, finisca finalmente.


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