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Ghisolfi: "La Roma ha cambiato strategia sul mercato, il vecchio sistema era insostenibile"

di Manuel Del Vecchio
Fonte: tuttomercatoweb.com

Nel corso dell'intervento di Florent Ghisolfi, direttore sportivo della Roma, al Social Football Summit 2024, il dirigente del club giallorosso ha avuto modo anche di tracciare alcune linee guida sul mercato del futuro e di riflettere sulle scelte fatte nel passato: "Per noi l’academy è molto importante ed è una mia missione centrale. Volevamo unire la stabilità tecnica con Alberto De Rossi che è a capo dell’academy e volevamo aggiungere nuove persone come Roberto Trapani a capo dello scouting dell’academy. L’academy della Roma ha funzionato bene e vogliamo continuare a farlo, è importante anche il luogo dove si può costruire questa academy. Abbiamo dei progetti in cantiere, non possiamo rivelarli ma ci stiamo lavorando. Stiamo prendendo in considerazione quello che si sta facendo altrove per creare ancora più legami tra la prima squadra e l’academy. Abbiamo modificato la nostra strategia di mercato, oggi preferiamo investire nel lungo periodo piuttosto che fare prestiti con giocatori che hanno più esperienza e contratti più pesanti. Quando abbiamo acquistato Koné facendo un contratto quinquennale abbiamo ammortizzato su cinque anni l’investimento e il costo annuale di Koné è inferiore a quello di Renato Sanches, abbassiamo così l’età media della squadra e creato anche valore per il futuro. Abbiamo raggiunto tutti i nostri obiettivi sul mercato, ora dobbiamo raggiungerli anche sul campo. Avevamo un obiettivo specifico quando sono arrivato a giugno, quando si ha una strategia è importante continuare sul cammino tracciato".

E ancora, conclude Ghisolfi: "Il vecchio sistema che abbiamo adottato non era più sostenibile economicamente. È molto difficile farsi trovare pronto per quello che stiamo vivendo, ma dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e affrontare la situazione che stiamo vivendo credendo ancora nel progetto. Le cose possono cambiare molto velocemente, basta vedere quello che sta succedendo ora al Napoli dopo che lo scorso anno hanno cambiato quattro allenatori. Non posso dire che ero pronto ad affrontare quello che stiamo vivendo questa stagione. La cosa positiva in questa situazione è la percezione che il club non si sta muovendo male, ci siamo resi conto che la proprietà mantiene la calma, vuole trovare una situazione ed è ben saldo sul progetto. Questo ci dà fiducia. Ranieri lo ha chiamato il club, è stata una decisione della società. Quando Ranieri è entrato per la prima volta nello spogliatoio abbiamo percepito la sua aura, è stato toccante il suo primo discorso allo staff. È stata la scelta giusta per il club, sia nel breve che nel lungo periodo. In Francia abbiamo un’espressione, è un gentlemen delicato ma sentiamo il suo temperamento quando deve prendere una decisione. Ogni giorno ci svegliamo e lavoriamo in funzione dei nostri tifosi, ci rattrista sentire l’atmosfera degli ultimi giorni allo stadio, ma capiamo perfettamente la loro delusione e cercheremo di tornare ad alti livelli”.


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