Agliardi: "Possiamo far bene col Milan, El Shaarawy ha numeri e umiltà per emergere"
Fonte: tmw
Il ruolo di secondo portiere, probabilmente, gli sta stretto. Federico Agliardi è un titolare. E lo ha ampiamente dimostrato, anche ieri sera, contro la Juventus. Il suo Bologna è uscito sconfitto dopo centoventi minuti giocati a ritmi elevati. E se non ha preso più di due gol, lo deve al suo portiere. Lo deve a Federico Agliardi. "Dispiace uscire così dalla coppa dopo aver giocato 120 minuti di grande intensità - ammette l'estremo difensore felsineo a TuttoMercatoWeb.com - Abbiamo messo in difficoltà una grande squadra come la Juventus, mettendo in campo tutte le energie che avevamo. Io sono soddisfatto della mia prestazione, ma prima viene sempre il risultato della squadra".
La partita giocata ieri, ma più in generale le prestazioni che ha sfoderato quando è stato chiamato in causa, candidano Agliardi ad una maglia da titolare.. "Credo - dice - che l'importante sia farsi trovare pronti quando c'è la possibilità di giocare e dare sempre la massima disponibilità. Poi è ovvio che giocare fa piacere a tutti, ma ogni decisione in questo senso spetta all'allenatore e io accetto serenamente ogni sua scelta". Ma non è più tempo di pensare alla Juve. Domenica c'è il Milan. Un altro banco di prova assai importante, a distanza di due giorni. "Affrontare nel giro di due giorni due squadre del valore di Juventus e Milan non è facile. Ora - continua Agliardi - per noi è importante recuperare le energie per riproporre anche contro i rossoneri la stessa grinta e determinazione messe in mostra a Torino e negli ultimi impegni di campionato. Abbiamo i mezzi per fare bene anche per ripagare il nostro pubblico, che ci è sempre vicino".
Vincere contro il Milan darebbe una grande spinta al Bologna. Farlo adesso, che non c'è ancora Tevez, forse, è un po' meno insidioso di quanto lo sarebbe con un altro campione in seno all'organico rossonero. Secondo Agliardi l'argentino "sarebbe un ulteriore valore aggiunto per il nostro campionato che, come confermato anche dagli ultimi risultati in Champions League, sta riacquistando competitività internazionale".
Chiosa finale, da parte del portiere bresciano, dedicata a Stephan El Shaarawy, suo compagno lo scorso anno a Padova e adesso al Milan, dove viene impiegato poco. "Lo conosco molto bene - afferma - l'anno scorso a Padova ha fatto vedere grandi cose, poi è ovvio che quella di Milano è una piazza diversa per dimensioni e importanza. Peraltro nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa ha sempre fatto bene: ha grandi numeri e - conclude - l'umiltà giusta per emergere".