Nessuna scusa, ma Damato e Maggiani hanno sbagliato!
Prestazione da rivedere, quella di Antonio Damato, fischietto di Lazio Milan, e del suo collaboratore, Luca Maggiani, in particolare per un abbaglio preso ad inizio di ripresa in area biancoceleste.
Diaz, nel tentativo di contrastare El Shaarawy, tocca vistosamente il pallone con la mano, togliendolo dalla traiettoria di tiro del giovane Faraone: il direttore di gara indica il dischetto del rigore, prima di cambiare opinione, dopo aver parlato con l’assistente. Tutto invertito, niente penalty (clamoroso) per i rossoneri, si riparte con una punizione per la Lazio. Una decisione incomprensibile, visto che l’unico, plateale fallo accertato è quello del difensore padrone di casa. Una situazione che avrebbe potuto cambiare il volto del match: attenzione, nessun alibi alla cattiva prestazione della squadra, ci mancherebbe (lo stesso Allegri ha preferito sorvolare sull’accaduto), ma è un episodio che non si può certo cancellare o far passare sotto banco.
Attorno al quarto d’ora sempre della ripresa, inoltre, lo stesso guardalinee protagonista pochi minuti prima del fattaccio appena descritto, ferma Ambrosini per un fuorigioco inesistente: Marchetti, in uscita, vanifica il tentativo del centrocampista milanista ma rimane a terra dopo il contrasto, lasciando sguarnita la propria porta: il gioco, però, viene interrotto per un offside, come detto, assolutamente inventato, stroncando così un'azione potenzialmente pericolosa
Insomma, non è stata una serata particolarmente fortunata per la terna arbitrale, con il Milan che ne esce danneggiato ma, come già sottolineato in precedenza, senza cercare scuse.