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L'analisi tattica di Bacconi: tanti errori in fase difensiva, poco gioco sulle fasce

di Adriano Bacconi
Adriano Bacconi

Gli errori difensivi condannano il Milan che perde una grande occasione per eliminare i cugini dalla corsa scudetto e per allungare sulla Juventus.
Nel primo tempo l'Inter è bloccata nella propria metà campo, un pò per scelta tecnica, un pò per timore reverenziale. Eppure colleziona 3 nitide palle-gol: in apertura Thiago Motta segna indisturbato su punizione da destra (in posizione regolare), poco dopo Maicon sbaglia l'ultimo passaggio per Pazzini in anticipo sul primo palo, sul finale Alvarez spara su Abbiati un cross di Nagatomo, la prima volta che superava la metà campo.
La migliore azione del Milan dal punto di vista concettuale è quella al 12' che vede Pato cambiare gioco su Baoteng, il cui tiro al volo apre una mischia chiusa male proprio dal brasiliano.
Davanti ad un avversario così chiuso queste aperture sulle fasce andavano cercate con più continuità. A mia precisa domanda nel post-partita della Domenica Sportiva Allegri ha ammesso, seppur tra le righe, di aver cercato troppo la verticale del campo.
Nella ripresa stesso copione l'Inter aspetta, il Milan avanza ma senza convinzione e con poche idee. Pato si pesta i piedi con Ibra, Emanuelsson è impalpabile. Gli intermedi non riescono a trovare mai il corridoio giusto. Il ritmo è talmente basso che alla fine il migliore dei rossoneri è Van Bommel. A differenza della prima frazione gli uomini di Ranieri hanno meno paura e ripartono con più decisione, trascinati da capitan Zanetti che fa la differenza sul piano della personalità. Non è un caso che sia sua l'iniziativa decisiva nell'azione del gol.
Il Milan dovrà ritrovare compattezza subito, isolandosi dalle turbolenze del mercato, l'Inter dovrà iniziare a progettare prima o poi un gioco da grande e non da provinciale.


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