L'analisi tattica di Bacconi: il Milan esulta in contropiede
Il Milan esulta al Friuli ma dopo aver visto i sorci verdi contro un'Udinese tonica e vivace come sempre. La squadra di Allegri nel primo tempo gioca con un inedito 4-3-3. La novità è nell'interscambiabilità del ruolo tra l'intermedio e l'esterno alto di destra. Ma i continui cambiamenti di posizione tra Seedord ed Emanuelson non producono gli effetti sperati.
L'Udinese tiene la linea difensiva a cinque molto stretta e molto bassa coi centrocampisti pronti a fare filtro e ripartire. Anche El Shaarawy e Robinho non riescono in spazi così angusti a combinare molto. Cosi nel primo tempo ha nettamente la meglio l'Udinese che va in vantaggio e fa rimpiangere ai tifosi l'assenza di Ibra.
Nella ripresa le cose non cambiano molto fino all'ingresso in campo di Maxi Lopez. I rossoneri rischiano ripetutamente il KO in contropiede nonostante la grande giornata di Ambrosini in mediana.
Ad invertire l'andamento della gara, e forse del campionato, ci pensa il centravanti di scorta. I suoi movimenti sono essenziali perché è bravo sia a tenere palla spalle alla porta e giocare di sponda con i compagni sia ad attaccare la profondità.
Ma il paradosso di questa partita è che alla fine il Milan segna due gol in contropiede, cioè adottando negli ultimi minuti stessa la tattica vincente che aveva permesso all'Udinese di stare a lungo in vantaggio.
Significative alcune prestazioni individuali che alla fine hanno fatto la differenza e che potete scoprire andando a vedere i risultati del Ratar Performance sul sito www.adrianobacconi.it.