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Dall'Atletico Madrid a Craiova. Il Milan spezza un digiuno lungo 1.234 giorni e ritrova l'Europa

di Matteo Bursi
Formazione dell'andata, S.Siro

Dai Colchoneros all'Universitatea. Dall'ultima recita berlusconiana in Champions al Vicente Calderon alla trasferta sul Danubio romeno del terzo turno preliminare in Europa League. Dall'Atletico Madrid all'Oltenia. Un digiuno lungo 1.234 giorni. Dall'11 marzo 2014 a giovedì, 27 luglio 2017. Una vita calcistica. Dalla sconfitta esterna degli Ottavi di finale di Champions e la seguente eliminazione alla ripartenza europea in piena calura estiva. Da Clarence Seedorf a Vincenzo Montella in panchina. Dalla sfida all'argentino Simeone, all'italiano Devis Mangia fresco di debutto in Romania. Una vita calcistica rossonera in mezzo: dal tramonto della trentennale epopea di Silvio Berlusconi alla partenza lanciata della gestione cinese di Yonghong Li.

Un digiuno non consono alle ambizioni, alla storia, al dna del Milan. Lo chiarì da subito Silvio Berlusconi alla genesi della sua presidenza, lo fa intendere (dalla importante sequenza di acquisti) lo stesso Li. La casa del Milan è l'Europa. Quella casa ritrovata milleduecentotrentaquattro giorni dopo l'eliminazione patita per mano dell'Atletico di Diego Pablo Simeone, ritrovata in una notte d'estate agli albori dell'Europa League 2017/2018. Basterà scorgere il tabellino, la formazione rossonera dell'11 marzo 2014, per capire quanto è cambiato nei 40 mesi di digiuno europeo. Abbiati; Abate, Rami, Bonera, Emanuelson; De Jong (78' Muntari), Essien (69' Pazzini); Taarabt (46' Robinho), Poli, Kakà; Balotelli. Finì 4-1 per i biancorossi spagnoli, la rete rossonera di Ricardo Kakà. Il solo Ignazio Abate è nella rosa del Milan odierno. Christian Abbiati è tornato da poco a Milanello come club manager. Tutto il resto è alla voce passato. Il presente del Milan torna a chiamarsi Europa, con la sfida all'Universitatea Craiova di Devis Mangia.


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