Ed ora dategli la fascia...
Un grande Presidente ed un enorme Capitano: il Milan riscopre dalla vicenda Manchester City due figure fondamentali, che rappresentano passato, presente e futuro di questa società. Una società che in corner si dimostra diversa dalle altre, perchè fatta di persone, non di cariche o di mercenari: quando un ragazzo straordinario, credente, di valori importanti, trova un ambiente come quello creato in questi 24 anni da SIlvio Berlusconi, non può che aumentare le sue convinzioni. Vincono tutti dalla straordinaria serata vissuta tra una telefonata ed un canale, tra un sito internet ed un pellegrinaggio sotto casa Izecson Leite: vince sicuramente il Milan, da un piano morale che abbia già spiegato, ma anche su un piano tecnico-calcistico e persino economico. Permetteteci di parlare di vil denaro in un momento così romantico, ma con questo straordinario colpo di teatro il Presidente Berlusconi si è assicurato a vita il suo, il nostro, Kakà, senza problemi di aumenti di ingaggio presenti e futuri per il 22 rossonero: una garanzia non da poco, che permette di staccare giusto in tempo i fili giusti da una bomba che poteva esplodere da un momento all'altro nello spogliatoio. Vince Kakà, perchè il progetto del Manchester City iniziato con Bellamy (e dico Bellamy...) è un enorme punto di domanda nonostante gli sconfinati fondi del Dubai: avremmo detto che i petrodollari possono comprare i campioni ma non i sentimenti... Ebbene, dopo il grande rifiuto, i petrodollari non potranno comprare neanche più i campioni. Per questo vince anche il calcio italiano e forse mondiale: il Milan e Kakà sono stati il baluardo di una politica che rischiava di distruggere il sistema, ma che iniziando con una sconfitta ci sembra quasi innocuo ora. Vince Carlo Ancelotti e la squadra rossonera, quei compagni che tanto sono stati accanto a Kakà in questi duri momenti: l'Inter ora è più vicina, e non solo per la sconfitta a Bergamo dello Special One. E poi, ovviamente hanno vinto i tifosi, una folla commovente quella sotto casa di Kakà, sotto via Turati, quella connessa a MilanNews nei momenti cruciali e quella in tutti i forum rossoneri stracolmi o davanti a Milan Channel e le altre tv. A perderci forse, solo una persona, ancora a distanza di anni: "Noi ci siamo comportati come con Shevchenko" ha spiegato a più riprese Berlusconi... Se il risultato è stato opposto, dobbiamo ringraziare le diversità tra chi Milanista lo è col cuore e chi forse lo è sempre stato solo col portafoglio. Ed ora dategli la fascia, già contro il Bologna: è l'orgoglio di milioni di persone come forse nessuno mai è stato.